XCIV

Parla co 'l suo Sdegno confortandolo che si renda ad Amore.

Sdegno, debil guerrier, campione audace,
Tu me sotto arme rintuzzate e frali
Conduci in campo, ov'è d'aurati strali
4Armato Amore, e di celeste face.
Già si spezza il tuo ferro, e già si sface
Qual vetro o gelo al ventilar de l'ali;
Che fia, s'attendi il foco, e le mortali
8Percosse? Ah troppo incauto, ah chiedi pace.
Grido io mercè, tendo la man che langue,
Chino il ginocchio e porgo inerme il seno:
11Se pugna ei vuol, pugni per me pietade.
Ella palma n'acquisti, o morte almeno,
Chè se stilla di pianto al sen gli cade,
14Fia vittoria il morir, trionfo il sangue.

  • 1. «Sdegno, debil guerrier, campione audace»: lo sdegno è chiamato «guerrero» e «campione» dal Poeta. «Guerrero» è detto perchè tra lo sdegno e 'l piacere, cioè tra l'appetito concupiscibile e l'irascibile è spesso contrasto. «Campione» si dice perchè combatte per la ragione.
  • 2-3a. «Tu me sotto arme rintuzzate e frali | Conduci in campo»: continua ne la metafora, e chiama «arme» la sofferenza e la continenza, e «campo» il luogo dov'egli deveva veder la sua Donna.
  • 3b-4a. «ov'è d'aurati strali | Armato Amore»: a differenza di quegli di piombo che sogliono generare odio.
  • 4b. «di celeste face»: per contraporla a quella che ne gli amori illeciti si dice d'esser accesa in Flegetonte.
  • 5a. «Già si spezza il tuo ferro»: la tua durezza.
  • 6b. «al ventilar de l'ali»: a l'appressar de la tua Donna.
  • 7-8a. «Che fia, s'attendi il foco, e l'immortali | Saette»: o pone la cagione per l'effetto, quasi volesse dir le saette che non sono cagione di morte, ma d'immortalità, o chiama «immortali saette» i desideri e i pensieri di bellezza immortale: perochè è ragionevole ch'essendo l'obietto eterno, la potenza non sia mortale. Altrimenti si legge «le mortali percosse».
  • 8b. «Ah troppo incauto, ah chiedi pace»: intende il Poeta de la pace interiore, la quale è tra le potenze de l'animo.
  • 9. «Grido io mercè», quasi voglia dire: io che son l'intelletto, conosco questa bellezza divina, laonde è necessario l'humiliarsi.
  • 11b. «pugni per me pietade»: o pietate pugni contra lo sdegno, il qual deve esser parimente ne la mia Donna, o contra Amore.
  • 12. «Ella palma n'acquisti, o morte almeno»: detto affettuosamente.