CXXVI
Parla de le nozze di Laura metaforicamente.
Questa pianta odorata e verginella,
Che secura dal fulmine e dal gelo
Cresce sì cara al Mondo, e cara al Cielo,
Quanto divien maggior, tanto è più bella;
E giovanetta mano hor di lei coglie
I novi frutti, e le novelle foglie.
O fortunata man cui tanto lice;
E chi vi canta a l'ombra ancor felice.
- 1a. «Questa pianta»: è descrittione del lauro, che non perde mai foglia e, come scrivono, è sicura dal fulmine.
- 3a. «al Mondo»: per le corone, le quali si fanno de gli Imperatori.
- 3b. «al Cielo»: perch'è privilegiata dal fulmine. Ma allegoricamente intende Laura, la qual cresceva co 'l favor degli huomini e del cielo.
- 4. «Quanto divien maggior, tanto è più bella»: la bellezza, come dice ARISTOTELE, è solamente ne' corpi grandi, perchè i piccioli sono leggiadri.
- 5a. «giovanetta mano»: de lo sposo, ch'era giovine.
- 6a. «I novi frutti»: d'Amore.
- 7a. «O fortunata man»: ne l'esclamatione dimostra l'affetto.