XLIII
Chiede il Poeta ad Amore come, essendo la sua Donna freddissima a guisa di pietra, possa infiammarlo.
- Donde togliesti il foco
Ch'a poco a poco mi consuma e sface,
In guisa tal, che mi tormenta e piace? -
- D'una gelata pietra,
5Che non si spetra per continuo pianto,
Ma quando più l'irrigo, più s'indura,
Et ha presa figura
Di voi che di bellezza havete il vanto;
Onde con vostra pace
10Il vostro nome e la beltà si tace. -
- Felice la mia fiamma,
La qual m'infiamma così dolcemente;
Felice ancor pietra sì cara e bella,
E più s'ardesse anch'ella,
15Ma tiene il foco in seno e sì no 'l sente;
E quivi Amor la face,
Accende a l'esca d'un piacer tenace. -
- 1. «Donde togliesti il foco»: intende per «foco» il desiderio, per [4] «pietra» la sua Donna.
- 7. «Et ha presa figura»: assomiglia la sua Donna, avendo risguardo a la bellezza et a la proportione de le membra, ad una statua fatta di bianchi marmi.
- 15. «Ma tiene il foco in seno e sì no 'l sente»: come la pietra, essendo freddissima, nondimeno manda fuori faville di foco, così la Donna gelata ne le cose d'amore, accende il desiderio amoroso.