LXXXIV
Paragona Amore a la rondinella, mostrando come faccia il nido nel suo cuore.
Tu parti, o rondinella, e poi ritorni
Pur d'anno in anno e fai la state il nido,
E più tepido verno in altro lido
4Cerchi su 'l Nilo, e 'n Menfi altri soggiorni.
Ma per algenti o per estivi giorni,
Io sempre nel mio petto Amore annido,
Quasi egli a sdegno prenda in Pafo e 'n Gnido
8Gli altari, e i tempi di sua madre adorni.
E qui si cova, e quasi augel s'impenna,
E rotta molle scorza uscendo fori,
11Produce i vaghi e pargoletti Amori.
E non gli può contar lingua nè penna,
Tanta è la turba, e tutti un cor sostiene
14Nido infelice d'amorose pene.
- [1-2]. Imita ANACREONTE in que' versi, dov'egli parla similmente a la rondinella: «Σὺ μὲν φίλη χελιδών | Ετησίη μολοῦσα | Θέρει πλεκεις χαλιὼ, | […] | Η νεῖλον ἠ πὶ μίρφιν».
- 4a. «Cerchi su 'l Nilo»: il Nilo è fiume famosissimo de l'Egitto, dove non solamente la rondine, ma gli altri ucelli sogliono svernare, perchè ivi la regione è tepidissima, e sovra quella parte chiamata il Delta, da la similitudine del Δ lettera greca, non suole mai piovere o nevicare, tanto il cielo in ogni stagione è sereno.
- 4b. «e 'n Menfi altri soggiorni»: Menfi già fu città regia de l'Egitto, dove son le piramidi, come tra' nostri scrisse il BEMBO. Hoggi è per aventura detta il Cairo, ch'al tempo de' nostri avoli fu regia de' Soldani.
- 7b. «Pafo»: oggi Zaffo, città in Cipri consacrata a Venere.
- 7b. «Gnido»: similmente luogo dov'era adorata.
- 9a. «E qui si cova»: descrive poeticamente e dimostra con la comparatione de gli ovi de la rondinella, come da un'amore nascano mille amori, e da un desiderio mille desiderij.