XLVIII
Appressandosi l'hora de la sua partita, pregava la sua Donna che, volgendo gli occhi nel cielo, fermi il suo corso.
Tu vedi, Amor, come trapassi e vole
Co 'l dì la vita, e 'l fin prescritto arive;
Nè trovo scampo, onde la morte io schive
4Se non s'arresta a' nostri preghi il sole.
Ma se pietosa mi riguarda, e vuole
Serbar Madonna in me sue glorie vive,
I begli occhi, ond'al ciel l'ira prescrive,
8Drizzi ver lui, pregando, e le parole.
Chè del suon vago e de la vista il corso
Fermerà Febo, et allungando il giorno
11Mi fia scemo il dolore, e spatio aggiunto.
Ma chi m'affida, oimè, ch'al fin compunto
A l'alto paragon d'invidia e scorno,
14Ei non rallenti a' suoi destrieri il morso?
- 1a. «Tu vedi»: detto un'altra volta per dimostrare che 'l suo amore non era cieco, cioè non havea perduto a fatto l'uso de la ragione. Così disse il PETRARCA: «Tu 'l vedi Amor, che tu le arte m'insegni».
- 4. «Che non s'arresta a' preghi nostri il sole»: in altro modo si legge «Se non s'arresta». Nel primo ha riguardo a quel luogo di VIRGILIO nel sesto de l'Eneide: «Desine fata Deum flecti sperare praecando», interpretato da DANTE «Tu mi nieghi in alcun testo | [...] | Che decreto del ciel oration pieghi», ne l'altro a preghi d'Ezechia, per li quali la vita gli fu prolongata di XV anni.
- 5. «Ma se pietosa mi riguarda etc.»: parla poeticamente e, come gli amanti sogliono, vanamente.
- 9a. «Chè del suon vago»: poeticamente essalta le bellezze de la sua Donna e l'invidia del sole, la quale gli attribuisce in quel modo che 'l PETRARCA prima gliele haveva attribuita, dicendo «...que' duo bei lumi | C'han fatto molte volte invidia al sole». Benché questa fosse non solamente usanza del Petrarca, ma de' poeti universalmente, quali, come si legge nel primo de la Metafisica d'ARISTOTELE, se dicono il vero, ne gli Iddij può cader l'invidia. Ma gli Iddij non possono invidiare: dunque dicono il falso. E lontana l'invidia dal choro de gli Dei, come dice PLATONE: ma in un altro luogo tratteremo se i poeti si possono difendere, o scusare in qualche modo.