LIX
Dice d'esser invitato ad [un novo] amore, ma spaventato da l'essempio de gli infelici amanti.
Ben veggio avinta al lido ornata nave,
E 'l nocchier che m'alletta, e 'l mar che giace
Senza onda, e 'l freddo Borea et Austro tace,
4E sol dolce l'increspa aura soave.
Ma l'aria e 'l vento e 'l mar fede non have:
Altri, seguendo il lusingar fallace,
Per notturno seren già sciolse audace
8C'hora è sommerso, o va perduto e pave.
Veggio trofei del mar, rotte le vele,
Tronche le sarte e biancheggiar l'arene
11D'ossa insepolte, e 'ntorno errar gli spirti.
Pur, se convien che questo Egeo crudele
Per Donna solchi, almen fra le Sirene
14Trovi la morte, e non fra scogli e sirti.
- 1. «Ben veggio avinta al lido ornata nave»: la metafora continuata è allegoria, come in quel sonetto del PETRARCA: «Passa la nave mia, colma d'oblio» et in questo. Benchè in questo il Poeta non dichiari tanto se medesimo. La nave ornata vicino al lido significa l'occasione pronta et opportuna d'amare. Il nocchiero ch'invita, è Amore. Il mar che giace senza onda, è il tranquillo stato d'amore. Austro e Borea, che sonio venti vehementissimi et opposti, significano le passioni smoderate, imperochè l'affetto (come dicono gli Stoici) è un movimento de l'animo assai vehemente e contrario a la diritta ragione, ma particolarmente per questi due venti sono significati il piacer e 'l dolore.
- 4. «E sol dolce l'increspa aura soave»: intende il piacere, od altro affetto moderato, il qual propriamente non possa dirsi perturbatione.
- 5a. «Ma l'aria, e 'l vento, e 'l mar»: in queste parti si osservano i segni e si fanno i pronostici de la tranquillità e de la tempesta. Però vuol significare che le promesse son fallaci e i presagij sono incerti. Ma i [9]«trofei del mar», «vele rotte» e [10]«tronche sarte», sono figure de gli infelici casi de gli amanti, e de' loro infortuni.
- 12. «Pur se convien che questo Egeo crudele»: s'è convenevole ch'egli ami, o necessario, desidera più tosto di morir fra le Sirene, che significano i piaceri, che fra gli scogli e le sirti, per le quali s'intendono gli odij e gli sdegni senza lusinghe e le nimicitie e l'altre aversità et impedimenti che si trovano ne l'amare.