CLX

Descrive come apparisse la sua Donna in una festa piena di maschere con molti torchi davanti.

Era la notte, e sotto il manto adorno
Si nascondeano i pargoletti Amori,
Nè giamai ne l'insidie i nostri cori
4Hebber più dolce offesa e dolce scorno;
E mille vaghi furti insino al giorno
Si ricoprian fra tenebrosi horrori,
E con tremanti e lucidi splendori
8Mille imagini false errando intorno;
Nè 'l seren puro de la bianca luna
Nube celava od altro oscuro velo,
11Quando alta Donna in lieto choro apparve,
Et illustrò con mille raggi il cielo,
Ma quelle non sparir con l'aura bruna:
14Chi vidde al sol più fortunate larve?

  • 1a. «Era la notte»: ad imitatione di quelle parole di VIRGILIO «Nox erat».
  • 1b-2a. «e sotto il manto adorno | Si nascondeano»: perch'era alquanto oscura e però pareva favorevole a l'Amore.
  • 5a. «E mille vaghi furti»: intende solo de' furti amorosi.
  • 7a. «E con tremanti»: de' torchi e de le lanterne.
  • 8a. «Mille imagini false»: cioè maschere.
  • 9a. «Ne 'l seren puro»: de la luna scema.
  • 11a. «Quando alta Donna»: per rispetto de le persona, o de la dignità.
  • 13a. «Ma quelle»: cioè l'imagini false e le maschere.
  • 14. «Chi vide al sol»: chiama «sol» la sua Donna e [14] «larve» le maschere.