CXI

Dedica a la sua Donna molti madrigali d'eccellenti ingegni, ne' quali si celebrava il lauro.

L'aura del vostro lauro in queste carte
Molti germi veggio io, molti coltori;
Ma più vago ei verdeggia in mezo a' cori,
4E coltivato v'è con più bell'arte.
E se potesse a' be' vostri occhi in parte,
Com'egli è dentro, dimostrarsi fuori,
Mille rami vedreste, e mille Amori
8Gir adunando le sue fronde sparte.
Tutti io non posso discoprirvi a pieno
Nè pur quel sol che dentro l'alma i' tegno
11In cui sì fisse ha l'alte sue radici.
E 'l vorrei palesar ne' miei felici
Frutti, che non uscir di questo ingegno,
14Ma sono miei, perchè gli scelsi almeno.

  • 1-2a. «L'aura del vostro lauro in queste carte | Molti germi veggio io»: imitatione del PETRARCA: «Solo d'un lauro tal selva verdeggia | Che 'l mio avversario con mirabil arte, | Vago tra' rami ovunque ei vuol m'adduce». Ma le «carte» sono quasi la selva, o più tosto il giardino, ov'egli è coltivato.
  • 3. «Ma più vago ei verdeggia in mezo a' cori»: imitatione similmente del PETRARCA: «[…] e piantovvi entro in mezo al core, | Un lauro verde sì che di colore | Un lauro verde havria ben vinto, e stanco».
  • 4. «E coltivato v'è con più bell'arte»: mille sono i coltori, ma due solamente sono le colture, l'una esteriore, l'altra interiore de l'animo. E benchè quella sia bella, questa nondimeno l'avanza di bellezza, anzi quella è dirizzata a questa com'a suo fine, perchè la poesia non prepone altro obietto che di quello di coltivar gli animi e gli ingegni di chi legge.
  • 5. «E se potesse a' be' vostri occhi in parte»: se la sapienza e la virtù si potesse riguardar con gli occhi, accenderebbe di sé incredibile amore, come dicono PLATONE e M[ARCO] TULLIO.
  • 9. «Tutti io non posso discoprirvi a pieno»: cioè tutti gli amori, e particolarmente quel di sapere, di cui disse il PETRARCA: «E l'amor del saper, che m'ha sì acceso | Che l'opra è ritardata dal desio». Et un altro poeta prima di lui: «Sed si tantus amor casus cognoscere nostros». E l'amor de la virtù e quel de gli honori e de gli amici.
  • 10a. «Nè pur quel sol»: intende l'amor de la sua Donna, il qual ha tutte le radici nel cuore.
  • 12b-13a. «ne' miei felici | Frutti»: ne' componimenti, i quali chiamo tutti miei, non perch'io gli habbia fatti, ma perch'io gli ho coltivati e colti.