CLI
Loda il suo amore et accusa la crudeltà de la sua Donna.
Amor non è che si descriva o conte
Maggior di quello onde m'ardete il core;
E ben de l'alma il volontario ardore
4Vi dimostrai ne gli occhi e ne la fronte,
E tutte l'opre a riverirvi pronte,
E le parole intente a farvi honore;
Nè darvi pegni di verace amore
8Potea più certi, e n'hebbi oltraggi et onte,
Quando, sprezzata grande e chiara fiamma,
Tanto gradiste, per fallace segno,
11Di novo amante oscuro e picciol foco.
Crudel, d'huom che si strugge a dramma a dramma,
Perchè mille sospiri havere a sdegno,
14E sospirar per chi se 'l prende a gioco?
- 1. «Amor non è, che si descriva, o conte»: cioè non si trova Amor, del qual si scriva o ragioni, maggior del mio.
- 3a. «E ben de l'alma»: aggiunge a la prima conditione la seconda, cioè a l'esser grande l'esser volontario, per dimostrar ch'egli durerà lungamente, perciochè se le cose violente e fatte per forza non sono durevoli, quelle all'incontro che si fanno volontariamente deono conservarsi lungo tempo.
- 4. «Vi dimostrai ne gli occhi e ne la fronte»: parla de le dimostrationi e de' segni de l'amore.
- 9a. «Quando, sprezzata»: hor dimostra la crudeltà de la sua Donna, e la mala elettione di lei ne gli opposti: disprezzar [9b]«grande e chiara fiamma», per [10b]«oscuro e picciol foco».
- 12a. «Crudel»: l'interrogatore aggiunge forza a le parole, perchè la dimanda è di cosa di cui non si può di leggeri render la cagione.