CLIII
Loda le bellezze de la sua Donna maravigliosamente.
Ha gigli e rose et ha rubini et oro
E due serene stelle e mille raggi
Il bel vostro purpureo e bianco viso,
Onde sua primavera è 'l suo tesoro,
E gemme i vaghi fiori, e lieti maggi
Lucide fiamme son di Paradiso;
Ma 'l più bel pregio è la virtù de l'alma
Ch'è di se stessa a voi corona e palma.
La Natura v'armò, bella Guerrera,
E strali sono i guardi, e nodi i crini,
E le due chiare luci ambe facelle;
E 'n vostro campo è ne la prima schiera
L'honor, la gloria, e stanno a lor vicini
Gli alti costumi e le virtuti anch'elle;
Et un diaspro intorno il cor v'ha cinto,
E voi sete la duce, Amore il vinto.
- 1a. «Ha gigli e rose»: che nascono ne la superficie de la terra.
- 2a. «E due stelle serene»: che risplendono nel cielo.
- 2b. «e mille raggi»: che si spargono per tutte le parti del mondo, tanta è la eccellenza et la maraviglia de la vostra bellezza che raccoglie tutte queste eccellenze e queste maraviglie.
- 4. «Onde sua primavera è 'l suo tesoro»: se la primavera è «tesoro», i fiori son [5] «gemme». La primavera è tesoro perchè l'una e l'altra cosa fu detta da' poeti, ma il Poeta conchiude nuovamente.
- 7a. «Ma il più bel»: prepone la bellezza de l'animo a tutte le altre bellezze.
- 9a. «La natura v'armò»: a differenza de l'altre, che sono armate da l'arte.
- 12a. «E 'n vostro campo»: perchè l'haveva chiamata [9] «guerrera», continuando ne la traslatione, doppo haver fatta mentione de l'arme, numera i guerrieri. Laonde la chiama non sol «guerrera», ma [16] «duce», perchè a la guerrera si convengon l'arme, a la duce i guerrieri.
- 16b. «Amore è vinto»: è breve imitatione d'una lunga poesia di PETRARCA, ne la qual si descrive non solo Amor trionfato, ma vinto da L[aura] e da le sue virtù.