VIII
Dice haver veduta la sua Donna su le rive de la Brenta e descrive poeticamente i miracol che facea la sua bellezza.
Colei che sovra ogni altra amo et honoro,
Fiori coglier vid'io su questa riva;
Ma non tanti la man cogliea di loro,
4Quanti fra l'herbe il bianco piè n'apriva.
Ondeggiavano sparsi i bei crin d'oro,
Ond'Amor mille e mille lacci ordiva;
E l'aura del parlar, dolce ristoro
8Era del foco, che de gli occhi usciva.
Fermò suo corso il Rio, pur come vago
Di fare specchio a quelle chiome bionde
11Di se medesmo, et a que' dolci lumi.
E parea dire: - A la tua bella imago,
Se pur non degni solo il Re de' fiumi,
14Rischiaro, o Donna, queste placide onde. -
- 1. «Colei che sovra ogni altra cosa amo et honoro»: cioè colei ch'avanza ciascuna altra di bellezza e di virtù. Peroché Amore segue la bellezza, e l'honor la virtù quasi necessariamente.
- 2a. «Fiori coglier vid'io» : ad imitatione di quei leggiadrissimi versi latini «Quantum vos tota minuetis luce refectum | Fecundo tantum per noctem rore resurget». O più tosto di quelli altri toscani «Terra, acqua, legno e sasso | Verde facea, chiara e soave l'herba | Con le palme e co' pié lieta e superba» e di quegli similmente «Costei, che co' begli occhi le campagne | Accende, e con le piante l'herbe infiora». Ma de primi ha imitata la contrapositione, e de gli altri la maraviglia, ne la quale i nostri Toscani hanno voluto superare gli Antichi: e non è miracolo nondimeno che se 'l desiderio de gli amanti non regolato da la ragione è de le cose impossibili, l'imaginatione sia de l'impossibili parimente.
- 7a. «E l'aura del parlar» : così il PETRARCA: «Farei a l'aura del mio ardente dire».
- 9a. «Fermò suo corso il Rio»: maraviglie poetiche et amorose, le quali eccedono l'altre: perciochè si accoppiano insieme l'amore e la poesia, ciascuno de quali per sua natura è vago de l'impossibile e del maraviglioso: laonde congiungendosi l'uno inganno con l'altro, più agevolmente sono manifesti gli errori de l'imaginatione e 'l diletto nasce non sol da la varietà de le cose imaginate, ma dal conoscer com'altri per soverchia passione inganni se medesimo.