XVII
Loda la gola de la sua Donna.
Tra 'l bianco viso, e 'l molle e casto petto,
Veggio spirar la calda e bianca neve,
E dolce e vaga, onde tra spatio breve
4Riman lo sguardo dal piacer astretto.
E s'egli mai trapassa ad altro obietto,
Là dove lungo Amore ei sugge e beve,
E dove caro premio al fin si deve
8Ch'adempia le sue gratie, e 'l mio diletto,
Cupidamente hor quinci riede, hor quindi,
A rimirar come il natio candore,
11Dal candor peregrin sia fatto adorno.
- E mandino a te (dico), Arabi et Indi,
Pregiate conche, e dal tuo novo honore
14Perdan le perle, con lor dolce scorno -.
- 1. «Tra 'l bianco viso, e 'l molle e casto petto»: descrive a guisa di geografo i confini de la gola, la quale egli non nomina per proprio nome, perchè questa voce fu schifata dal PETRARCA e da gli altri più gentili poeti.
- 2b. «sì calda e bianca neve»: «E calda neve il volto» disse il PETRARCA, figura usitissima fra' Toscani, ne la quale s'implica contraditione tra l'aggiunto e 'l nome a cui s'aggiunge, come in quegli altri: «E dannoso guadagno, et util danno | E gradi ove più scende chi più sale, | Stanco riposo, e riposato affanno, | Chiaro disnore, e gloria oscura e nigra, | Perfida lealtate, e fido inganno». Questa figura dal poeta e da l'oratore è ricevuta per ornamento, dal dialettico altrimenti è considerata, come la considera ARISTOTELE nel secondo libro de l'Interpretatione. Imperochè, quando ne l'aggiunto è qualche cosa de gli opposti la qual sia seguita da la contraditione, non è vero, ma falso quel che si dice: come il dire l'uomo morto, che non è più huomo. Parimente la neve calda non è neve, o [la] neve animata, come disse DANTE: [d.].
- 5-7a. «E s'egli mai trapassa ad altro obietto, | Là dove lungo amore ei sugge o beve | Ne la bocca e negli occhi»: e s'imita quel luogo di VIRGILIO: «Et longum oculis bibebat Amorem».
- 7. «E dove caro premio al fin si deve»: ne gli occhi parimente, come s'è detto di sopra ne l'Amoroso dialogo.
- [10-11]. Per «natio candore» intende la candidezza natural de la gola. Per «candor peregrin», quel de le perle, de le quali la Donna celebrata portava il monile.
- 12. «E mandino a te, dico, Arabi et Indi»: dimostra l'eccellenza de la Donna, e la stima che di lei s'è fatta.
- 14. «Perdan le perle»: così il PETRARCA «La 've il sol perde non pur l'ombra e l'aura».