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Chiaro cristallo a la mia donna offersi
Sì ch'entro vide la sua bella imago
Qual a punto il pensier formarla è vago
4E qual procuro di ritrarla in versi.
Ella da' pregi suoi tanti e diversi
Non torcea 'l guardo di tal vista pago,
Gli occhi mirando, e 'l dolce avorio e vago
8Del seno, e i capei d'or lucidi e tersi.
E parea fra sé dir: – Ben veggio aperta
L’alta mia gloria, e di che duri strali
11Questa bellezza mia l'alme saette –.
Così pur, ciò ch’un gioco anzi credette,
Mirando l'armi sue, si fé poi certa
14Quai piaghe habbia il mio core aspre e mortali.