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Mentre la sua donna dimorava in Venetia scrisse questo sonetto, narrando poeticamente gli effetti ch’ella operava nel mare.
I freddi e muti pesci avezzi homai
Ad arder sono et a parlar d'amore,
E tu Nettuno, e tu Anfitrite hor sai
4Come rara bellezza allacci un core,
Da che 'n voi lieto spiega i dolci rai
Il sol che fu di queste sponde honore;
Il chiaro sol cui più devete assai
8Ch’a l'altro uscito del sen vostro fuore.
Ché quegli ingrato, a cui non ben soviene
Com'è da voi cortesemente accolto,
11V’invola il meglio, e lascia il salso e 'l greve.
Ma questi con le luci alme e serene
V’affina e purga, e rende il dolce e 'l lieve,
14E molto più vi dà che non v'è tolto.