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Risponde ad una gentil donna la qual proverbiandolo gli havea detto che non poteva vero amor esser quello ch’era palese a molti.

Chi di non pure fiamme acceso ha 'l core,
E lor ministra esca terrena immonda,
Chiuda l'incendio in parte ima e profonda
4Sì che favilla non n'appaia fuore.
Ma chi infiammato d'un celeste ardore
D’ogni macchia mortal si purga e monda,
Ragion non è che 'l nobil foco asconda
8Chiuso nel sen: né tu 'l consenti, Amore.
Ché s'altri (tua mercé) s' affina e terge,
Vuoi che 'l mondo il conosca, e ch'indi impare
11Quanto in virtù di duo begli occhi puoi.
E s'alcun pur il cela, insieme i tuoi
Più degni fatti in cieco oblio sommerge,
14E de l'alte tue glorie invido appare.