Lettere di Tasso
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Nome citato = Alario, Giorgio
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N. 1268
Firenze, 18 agosto 1590
Io sono stato tanti anni, tanto infermo in tante parti del mondo
N. 1242
Roma, 26 marzo 1590
Vostra Signoria non si maravigli se non mando l’altro sonetto promesso
N. 1235
Roma, 16 marzo 1590
Molto mi maravigliarei che mi fosse data non solamente la colpa
N. 1229
Roma, 1 marzo 1590
Io non mancai ad alcun altro in alcuna occasione
N. 1227
Roma, 20 febbraio 1590
È venuto Messer Giorgio Alario e m'ha trovato in Roma infelice
N. 1223
Roma, 8 febbraio 1590
Gran cosa è questa, che ’l Ruspa faccia sì poca stima
N. 1189
Roma, 16 novembre 1589
Io scriverò al signor Fabio questa settimana
N. 1163
Roma, 24 agosto 1589
L’ultima lettera di Vostra Signoria mi trattiene con le solite speranze
N. 1099
Roma, 25 febbraio 1589
Il signor duca serenissimo, e voi altri miei signori
N. 964
Roma, 16 marzo 1588
Mi rallegro grandemente de l'onore e de la cortesia fattavi dal signor cavalier de' Rossi
N. 952
Roma, 13 gennaio 1588
Come può esser questo, che non contento d'avermi fatto passare mezzo questo verno
N. 899
Mantova, 1 ottobre 1587
Io temo più la rovina di Vostra Signoria illustrissima
N. 801
Mantova, [aprile 1587]
Mi rallegro che la mia tragedia sia al fine stata mandata
N. 770
Mantova, [1588]
Mi spiacerebbe che la mala o la poca informazione
N. 617
Mantova, [agosto 1586]
Scrissi l'altro giorno a Vostra Signoria, subito ch'io fui arrivato
N. 459
Ferrara, [31 dicembre 1585]
Questa mattina ho ritrovata la lettera smarrita
N. 352
Ferrara, 18 marzo 1585
Antonino ha fatta quella deliberazione la quale io vorrei
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