Lettera n. 1163

Mittente
Tasso, Torquato
Destinatario
Costantini, Antonio
Data
24 agosto 1589
Luogo di partenza
Roma
Luogo di arrivo
Mantova
Lingua
italiano
Incipit
L’ultima lettera di Vostra Signoria mi trattiene con le solite speranze
Regesto

Lamentando la propria condizione di indigenza, Tasso chiede l'intercessione di Costantini e di Fabio Gonzaga presso Eleonora de' Medici, affinché la duchessa di Mantova sostenga il poeta nella ricerca di un alloggio. Domanda l'intercessione anche presso il duca di Mantova, Vincenzo I Gonzaga, affinché lo aiuti con il recupero della dote materna, unica soluzione per provare ad uscire dalla presente miseria che inficia anche le capacità di scrittura. A riguardo, Tasso afferma di non poter far molto nella revisione delle proprie opere, che sperava di vedere a stampa quanto prima per poterne trarre quanto sufficiente a risollevarsi economicamente: contava su un sostegno finanziario da parte di Costantini per avviare tanto la revisione quanto la pubblicazione, per recuperare i privilegi toscani e anche per avviare gli accordi con un tipografo. Il poeta informa che la revisione del poema (Gerusalemme liberata) impiegherà diverso tempo e che, sebbene la scelta delle rime sia già stata fatta, non sarebbe sicuro di aver ben operato senza un ulteriore controllo esterno. Invia una lista di libri di cui avrebbe bisogno e conclude informando di non essere più presso la casa del cardinale Scipione Gonzaga, ma presso il monastero di Santa Maria Nuova, vista la licenza concessagli da Giorgio Alario, insofferente di averlo in casa nonostante il cardinale non fosse d'accordo sull'allontamento del poeta.

Edizioni
Opere citate

Gerusalemme liberata; Gerusalemme conquistata

Nomi citati

Scheda di Elisabetta Olivadese | Ultima modifica: 10 marzo 2023
Permalink: https://www.torquatotasso.org/lettere/1163