Lettera nella quale paragona l’Italia alla Francia

Insieme editoriale: Lettere

Su invito del conte Ercole Contrari, capitano delle guardie ducali di Ferrara, Tasso compone «come uomo di corte e di mondo» un paragone tra Italia e Francia circoscritto al sito geografico e ai costumi, dichiarando di attingere al metodo filosofico per il tenore rigoroso della trattazione e alle fonti letterarie per le parti descrittive.

La relazione si presenta in forma di lettera, almeno nell’intitolazione editoriale cinquecentesca, ma si avvicina per il taglio alla dissertazione, componendosi di una prima e più lunga parte dedicata al confronto degli aspetti fisici e naturali tra i due territori (qualità del clima, del luogo, della fertilità del suolo e rispettivo impatto sul carattere e sulla vita degli abitanti) e di una seconda che riguarda gli aspetti accidentali, dipendenti da fattori politici e religiosi (tipo di governo, leggi, rapporti diplomatici, riti, arti necessarie al ben vivere come la letteratura, le arti plastiche, l’architettura).

Più che per l’effettiva penetrazione del contesto e della cultura francesi, rimasti perlopiù estranei a Tasso e oggetto anzi di giudizi a volte stereotipati, lo scritto si segnala per la capacità di osservazione e per la curiosità di alcune ragioni usate a supporto dell’argomentazione. È il caso, ad esempio, delle considerazioni riguardanti la sproporzione delle membra nei giovani nobili francesi, caratterizzati da «gambe assai sottili» per l’abitudine eccessiva a cavalcare, oppure sull’uso «barbarissimo molto» di nutrire i bambini con il latte bovino.

In questo confronto tra i due paesi trova spazio anche una discussione sulla bellezza dei luoghi che conduce a considerare l’Italia «un picciolo ritratto dell’universo», microcosmo nel quale l’unità si incontra con la vaghezza della varietà, con un riscontro – sul versante del reale – della celebre pagina dei giovanili Discorsi dedicata al «picciolo mondo» rappresentato in un poema narrativo.

Storia del testo

Occasione della scrittura è il viaggio in Francia, da situare tra l’ottobre del 1570 e l’aprile del 1571 (Solerti 1895, vol. I, pp. 135-152; vol. II, parte II, XLVIII-L, pp. 99-100; Caretti 1995, pp. 9-11), compiuto per preparare e assistere il soggiorno oltralpe del cardinale Luigi d’Este presso il quale Tasso si trovava allora al servizio.

Sulla base di alcuni riferimenti nel testo, che fanno pensare a una scrittura in presa diretta, Lanfranco Caretti ha collocato l’elaborazione e la stesura della maggior parte del testo tra il febbraio e il marzo 1571 (ivi, pp. 12-13). Sebbene si dica composta «tumultuariamente ne’ disagi della corte di Francia» (Tasso 1995b, p. 47), è probabile tuttavia che la lettera sia stata composta a distanza di qualche tempo, sulla scorta di appunti e di altro materiale raccolto al tempo del viaggio, seguendo l’ipotesi formulata da Claudio Gigante (2007, p. 23).

Il testo viene pubblicato la prima volta da Aldo Manuzio il giovane nel 1581, all’interno della Parte prima delle Rime, con in calce la data del 1572 (Tasso 1581c). Nello stesso 1581 il testo viene edito a Mantova senza l’indicazione finale dell’anno, presso Francesco Osanna (Tasso 1581g).

Al momento è noto un unico testimone manoscritto della lettera, il codice Urb. lat. 1743 della Biblioteca Apostolica Vaticana (alle cc. 174r-186r), che secondo Gianvito Resta (1957, p. 72) reca una lezione più scorretta di quella della tradizione a stampa.

Date di elaborazione

1571-1572


Testimoni manoscritti
  • Urb. lat. 1743 • Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana
    (cc. 174r-186r)

Prima edizione
  • Tasso 1581c = Torquato Tasso, Rime del Signor Torquato Tasso. Parte prima. Insieme con altri componimenti del medesimo, In Vinegia, [Aldo Manuzio il giovane], 1581
    (pp. Hh5r-27)

Edizioni di riferimento
  • Tasso 1852-1855 = Torquato Tasso, Le lettere disposte per ordine di tempo ed illustrate da Cesare Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-1855
    (vol. I, pp. 27-46)
  • Tasso 1995b = Torquato Tasso, Lettera dalla Francia, a cura di Lanfranco Caretti, Roma, G. Corbo, 1995

Bibliografia
  • Tasso 1581g = Torquato Tasso, Lettera del Signor Torquato Tasso. Nella quale paragona l’Italia alla Francia. All’Ilust. Signor Conte Hercole de’ Contrari, In Mantova, presso Francesco Osanna, 1581
  • Solerti 1895 = Angelo Solerti, Vita di Torquato Tasso, Torino-Roma, Loescher, 1895
    (vol. I, pp. 135-152; vol. II, parte II, pp. 99-100)
  • Resta 1957 = Gianvito Resta, Studi sulle lettere del Tasso, Firenze, Le Monnier, 1957
    (p. 72)
  • Caretti 1995 = Lanfranco Caretti, Premessa; Bibliografia; Nota biografica; Avvertenza, in Torquato Tasso, Lettera dalla Francia, a cura di Lanfranco Caretti, Roma, G. Corbo, 1995, pp. 9-28
  • Gigante 2007 = Claudio Gigante, Tasso, Roma, Salerno, 2007
    (pp. 23-24)

Risorse correlate
Edizione del testo in preparazione

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