La Molza overo de l’amore

Insieme editoriale: Dialoghi filosofici

Il dialogo si presenta nella forma di ricordo dei colloqui intrattenuti nella villa di Medelana di Marfisa d’Este, dove Tasso era stato ospitato nel 1583 in una delle interruzioni concesse dalla detenzione al Sant’Anna. All’interno di un consesso galante, che vede partecipare in quell’occasione la stessa Marfisa con le gentildonne Tarquinia Molza e Ginevra Marzi, il Forestiero Napolitano – maschera di Tasso – è invitato a proporre una nuova definizione del concetto di amore.

Messo alla prova su un terreno arduo ma privilegiato dalla trattatistica cinquecentesca, il Forestiero passa in rassegna le opinioni espresse da altri autori, elevando un consueto intrattenimento cortigiano a ragionamento erudito che si sorregge su una dorsale di auctoritates, poetiche (Euripide; Lucrezio; Dante; Petrarca; Bembo) e soprattutto filosofiche (Platone, letto con la mediazione di Marsilio Ficino; Aristotele; Plotino; sant’Agostino; lo Pseudo-Dionigi Areopagita; san Tommaso, Egidio Colonna e Flaminio Nobili), che permettono di fondare su una solida tradizione culturale alcune note personali sulle teorie relative all’essenza dell’amore.

Riprendendo in particolare la scansione in tre tempi dei moti della passione in compiacimento, desiderio e piacere, proposta da san Tommaso e del filosofo tomista Egidio Colonna, il Forestiero individua altrettante fasi dell’amore che può essere però definito veramente tale solo se raggiunge l’ultimo grado della quiete, ossia il piacere della conquista della cosa amata, senza che per questo venga meno il desiderio. Amore dunque è per il Forestiero «quiete nella piacevolezza», passione che può essere virtuosa: da qui deriva la conclusiva identificazione dell’amore con la carità, virtù che comprende in sé tutte le altre, morali e teologali, e trionfa in Dio.

Struttura

Dialogo filosofico. Interlocutori: Forestiero Napolitano; Tarquinia Molza; Ginevra Marcia; Marfisa d’Este.

Storia del testo

La stesura del dialogo può essere collocata tra il settembre e il novembre del 1585, secondo l’ipotesi avanzata da Ezio Raimondi (1958, pp. 48-50). A questo periodo va ancorato il biglietto con il quale Tasso accompagna il dono di una copia del dialogo a Marfisa d’Este, chiedendo il sostegno per le pratiche della liberazione dal Sant’Anna (Lettere, ed. Guasti, 243 da correggere con la proposta cronologica esposta in Solerti 1895, vol. I, p. 371, n. 1).

Il dialogo, del quale non sono conosciuti al momento manoscritti superstiti, appare la prima volta a stampa nel 1586 in un’edizione semiclandestina, che raccoglie anche la Lettera sul matrimonio (Lettere, ed. Guasti, 414) e una sulla revisione della Gerusalemme liberata (ivi, 532), pubblicata a Milano presso Piero Tini (Tasso 1586d).

Rispetto alla stampa dell’anno successivo all’interno della Quinta e sesta parte delle Gioie di rime e prose (Tasso 1587d), che attinge a un materiale supervisionato dall’autore, l’edizione milanese presenta alcune varianti che farebbero pensare a una fase redazionale distinta, una delle quali è la presenza tra le interlocutrici della duchessa di Ferrara, Margherita Gonzaga, al posto di Marfisa d’Este (Raimondi 1958, pp. 161-164).

Insoddisfatto dell’edizione veneziana della Quinta e sesta parte curata da Giovan Battista Licino (apparsa con dedica del 24 marzo 1587), Tasso chiede all’abate bergamasco la restituzione del manoscritto del «dialogo d’Amore» con una lettera del 2 giugno 1587 (Lettere, ed. Guasti, 825), progettando probabilmente una ulteriore revisione del testo.

Date di elaborazione

settembre-novembre 1585


Prima edizione
  • Tasso 1586d = Torquato Tasso, Discorso in lode del matrimonio, et un dialogo d'Amore del Sign. Torquato Tasso, con una lettera intorno alla revisione, alla correttione et all'accrescimento della sua Gerusalemme, di nuovo posto in luce, In Milano, appresso Pietro Tini, [per Gio. Batista Colonio], 1586
    (cc. [4r]-39r)

Edizioni di riferimento
  • Tasso 1958 = Torquato Tasso, Dialoghi, edizione critica a cura di Ezio Raimondi, Firenze, Sansoni, 1958
    (vol. II, tomo II, pp. 743-760)
  • Tasso 1991 = Torquato Tasso, Dialoghi. Il Messaggiero, Il Padre di famiglia, Il Malpiglio, La Cavaletta, La Molza, a cura di Bruno Basile, Milano, Mursia, 1991
    (pp. 247-262)
  • Tasso 1998a = Torquato Tasso, Dialoghi, a cura di Giovanni Baffetti, introduzione di Ezio Raimondi, Milano, Rizzoli, 1998
    (vol. II, pp. 809-822)

Bibliografia
  • Tasso 1587d = Torquato Tasso, Dialoghi e discorsi del Signor Torquato Tasso sopra diversi soggetti. Di nuovo posti in Luce e da lui riveduti e corretti. Dialogo Della Poesia Toscana. Per ordine alle sue Prose. Quinta Parte, in Torquato Tasso, Gioie di rime e prose del Signor Torquato Tasso. Nuovamente poste in luce per ordine dell’altre sue opere. Quinta e sesta parte, In Venetia, ad istanza di Giulio Vasalini Libraro in Ferrara, 1587
  • Solerti 1895 = Angelo Solerti, Vita di Torquato Tasso, Torino-Roma, Loescher, 1895
    (vol. I, p. 371, n. 1)
  • Raimondi 1958 = Ezio Raimondi, Introduzione, in Torquato Tasso, Dialoghi, edizione critica a cura di Ezio Raimondi, Firenze, Sansoni, 1958, vol. I
    (pp. 48-50; 161-164)
  • Ardissino 2003 = Erminia Ardissino, Tasso Plotino Ficino: in margine a un postillato, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2003
    (pp. 51-53)
  • Gigante 2007 = Claudio Gigante, Tasso, Roma, Salerno, 2007
    (pp. 228; 245-246)
  • Motta 2023 = Uberto Motta, I Dialoghi, in Tasso, a cura di Emilio Russo e Franco Tomasi, Roma, Carocci, 2023, pp. 159-187
    (pp. 180-181)

Risorse correlate
Edizione del testo in preparazione

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