Lettera n. 450
- Mittente
 - Tasso, Torquato
 - Destinatario
 - Alario, Giorgio
 - Data
 - [dicembre 1585]
 - Luogo di partenza
 - Ospedale di Sant'Anna (Ferrara)
 - Luogo di arrivo
 - Mantova
 
- Lingua
 - italiano
 - Incipit
 - Io non risposi a Vostra Signoria perch'io sperava
 - Regesto
 Tasso si giustifica con Giorgio Alario del ritardo della sua risposta, confessando che credeva di uscire di «prigione», cioè da Sant'Anna, prima di settembre e di poter visitare personalmente lui e il suo padrone Scipione Gonzaga. Ormai rassegnato all'impossibilità di essere libero prima della fine dell'inverno, domanda che vadano loro a fargli visita. Si chiede quando Alessandro Pendaglia abbia intenzione di restituirgli alcune rime, in modo da permettergli di stamparle assieme a un altro volume recuperato di recente. Progetta di sistemarle «inanzi le feste» in modo da tenersi pronto a ogni evenienza e supplica il destinatario che lo aiuti a realizzare il desiderio della stampa prima della sua morte. Spera che Scipione Gonzaga venga nominato cardinale. Afferma di aver affidato a Luca Scalabrino il dialogo Il Forno overo de la nobiltà e l'originale delle rime perché le inviasse al Gonzaga, cosa che non ha fatto. Manda i suoi saluti a Giulio Cesare Gonzaga e a Pirro Gonzaga.
- Edizioni
 - 
          
- Tasso 1588a, lettera n. 131, I, cc. 67r-67v
 - Tasso 1852-1855, lettera n. 450, II, pp. 469-70
 
 
- Opere citate
 
  Scheda di Michela Fantacci | Ultima modifica: 18 gennaio 2024
  Permalink: https://www.torquatotasso.org/lettere/450