Lettera n. 446
- Mittente
- Tasso, Torquato
- Destinatario
- Licino, Giovanni Battista
- Data
- [28 novembre 1585]
- Luogo di partenza
- Ferrara
- Luogo di arrivo
- Bergamo
- Lingua
- italiano
- Incipit
- Scrissi ieri a Vostra Signoria quel che mi sovvenne
- Regesto
Tasso invia a Giovanni Battista Licino una lettera destinata ai Capi del Consiglio di Bergamo affinché si occupino della sua liberazione da Sant'Anna; si dichiara fiducioso soprattutto nella disponibilità del cavaliere Gian Gerolamo Grumelli e di Girolamo Benaglio. Comunica che affiderà a Fermo Licino, fratello del destinatario, la lettera dedicatoria del dialogo La Cavaletta o de la poesia toscana e alcune risposte a Cristoforo Tasso, perché vengano stampate insieme e la stampa venga poi recapitata al destinatario. Si duole di non aver corretto un errore interno al dialogo: «cinque sono le forme de' terzetti, non quattro». Espone quindi il problema, citando un sonetto di Francesco Petrarca (RVF, 56 9-14; postillato: Città del Vaticano, BAV, Barb. Cr. Tass. 14) e facendo riferimento a una teoria di Lodovico Dolce (Osservationi nella volgar lingua, IV 110r-111r). Manda i suoi saluti particolari ad Angelo Grillo e a Ercole Tasso, che è membro dei Capi del Consiglio di Bergamo e potrà forse «sollecitare la speditione». Nel poscritto, chiede alcune copie dei suoi dialoghi da donare al Grumelli, al Benaglio e a Ercole Tasso.
- Edizioni
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- Tasso 1588a, lettera n. 149, I, cc. 76r-76v
- Tasso 1852-1855, lettera n. 446, II, pp. 466-67
- Bibliografia
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- Solerti 1892 = Angelo Solerti, Appendice alle Opere in prosa di Torquato Tasso, Firenze, Successori Le Monnier, 1892, p. 84
- Opere citate
Scheda di Michela Fantacci | Ultima modifica: 18 gennaio 2024
Permalink: https://www.torquatotasso.org/lettere/446