Lettera n. 1487

Mittente
Tasso, Torquato
Destinatario
Polverino, Francesco
Data
6 maggio 1594
Luogo di partenza
Roma
Luogo di arrivo
Napoli
Lingua
italiano
Incipit
Dopo sì lungo tempo che non ci siamo riveduti
Regesto

Tasso, non vedendo l’abate Francesco Polverino da molto tempo, gli scrive questa lettera, poiché il padre Sterli gli aveva riferito di essere in possesso di un’epistola che Polverino gli aveva scritto. Non essendo riuscito a ottenere questa missiva, Tasso chiede a Polverino notizie sul contenuto della lettera non recapitata. Coglie l’occasione inoltre per informarlo di non aver ancora ricevuto risposta da Orazio Feltro e nemmeno da Traiano Cioffo e dai «maggiori» (alludendo forse ai nobili Di Capua). Nel frattempo comunica all’amico che scriverà a Fulvio Costanzo e a Fabrizio Feltro non appena si sarà rimesso in salute (lo farà con la lettera del 12 maggio 1594, cfr. Lettere, ed. Guasti, 1489). Vorrebbe altresì inviare al destinatario una copia a stampa della Gerusalemme Conquistata («un de’ miei poemi»), ma non sa a chi consegnarla. Conclude la lettera porgendo i suoi saluti a Feltro e Cioffo, confessando all’abate che la «piacevolezza del loco», ossia la casa del cardinale Cinzio Aldobrandini, gli ha attenuato il desiderio di rivedere Napoli prima che sopraggiunga la morte.

Testimoni
  • New York, The Morgan Library, MA 462, lettera n. 23, 105r-106v
    Originale, manoscritto autografo.
    Unità di manoscritto composito.
    Lettera firmata, firma autografa, indirizzo presente, indirizzo su busta, segni di piegatura.
  • Bergamo, Biblioteca civica Angelo Mai e Archivi storici comunali, Cass. 6.15, lettera n. 129, 135r-v
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Unità di manoscritto composito.
    Note: A c. 142r, in conclusione del gruppo di lettere scritte da c. 127r a c. 142r, è presente la seguente attestazione di autografia degli antigrafi: «Queste copie di lettere in numero quarantasei, si sono riscontrate con ciascuna de' loro originali, con diligenza e fedeltà: i quali originali sono di mano propria del Tasso e si conservano in Napoli appresso i Signori Nipoti, et heredi del Signor Abate Polverino, e in testimonianza del vero Noi qui sottoscritti ne facciamo fede. In Napoli 23 gennaio 1632. Io Gio. Camillo Gloriosi | Io Horatio da Feltro faccio fede di quanto di sopra».
  • Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 10975, lettera n. 26, 20v
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Manoscritto.
    Correzioni.
  • Milano, Archivio storico civico e Biblioteca trivulziana, Triv. 116, lettera n. 24, 53r-v
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Manoscritto.
    Lettera firmata, indirizzo presente.
  • Roma, Biblioteca nazionale centrale, V. E. 207, lettera n. 23, 20v-21r
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Manoscritto.
  • Firenze, Biblioteca nazionale centrale, Palatino 223, lettera n. 232, cc. 261-262
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Manoscritto.
    Lettera firmata, indirizzo presente.
    Note: Alla c.262, all'altezza di «La stanza dov’io habito», si nota una manicula sul margine sinistro. Alla c. 262, il passaggio da « La stanza dov’io habito» a «disgiunta dalla sua grazia» è evidenziato in rosso tramite doppio tratto verticale al margine sinistro.
Edizioni
Bibliografia
  • Solerti 1892 = Angelo Solerti, Appendice alle Opere in prosa di Torquato Tasso, Firenze, Successori Le Monnier, 1892, pp. 95; 104
  • Resta 1957b = Gianvito Resta, Studi sulle lettere del Tasso, Firenze, Le Monnier, 1957, pp. 171; 176; 179-182; 203
Opere citate

Gerusalemme conquistata

Nomi citati

Scheda di Francesco Amendola | Ultima modifica: 26 dicembre 2023
Permalink: https://www.torquatotasso.org/lettere/1487