Delle differenze poetiche. Discorso per risposta al signor Orazio Ariosto

Insieme editoriale: Scritti teorici

L’intervento tassiano rimane ai margini della polemica intorno alla superiorità della Gerusalemme liberata sull’Orlando furioso, scelta del resto osservata già dal letterato Orazio Ariosto nelle Risposte ad alcuni luoghi del dialogo dell’«Epica poesia» (1586), e intende invece dimostrare la legittimità delle scelte sulle quali è fondata la Liberata.

In apertura, Tasso si riallaccia alla teoria poetica esposta nei giovanili Discorsi dell’arte poetica, scritti non in polemica con Ludovico Ariosto (di cui Orazio è pronipote) ma «per ammaestramento di stesso», ossia per individuare i principi a fondamento del poema eroico. Rispetto a quella prima riflessione Tasso individua un forte elemento di continuità nella propria concezione poetica, pure evolutasi nel frattempo, consistente nell’impianto basato sulla dottrina aristotelica e sugli esempi di Omero e Virgilio.

E proprio in difesa della validità normativa dalla Poetica di Aristotele, negata da Orazio Ariosto sulla base del principio della relatività delle regole poetiche rispetto all’uso del proprio tempo già enunciato da Giovan Battista Giraldi Cinzio, Tasso si impegna a dimostrare che il trattato aristotelico è in sé compiuto e che da esso si possono comunque desumere tutti i principi dell’arte poetica. Senza bisogno di appendici o di introdurre nuove ripartizioni, come ha fatto Orazio Ariosto, l’opera di Aristotele per Tasso traccia le tre necessarie alternative nella scelta del poeta (nell’azione da imitare, nel modo di imitare e negli strumenti con i quali si imita), dalla combinazione delle quali derivano le specie di poesia. Riguardo a questo punto, Tasso implicitamente nega la differenza di genere tra poema eroico e romanzo, ammettendo una distinzione in due specie della poesia narrativa solo rispetto alla materia trattata, alta e nobile (secondo l’esempio dei poemi omerici e dell’Eneide) oppure bassa e popolare (come nel poema comico greco Margite e nel Moretum pseudo-virgiliano), e alle conseguenti scelte stilistiche.

Infine, obiettando l’inclusione della molteplicità di azione tra gli elementi strutturali del poema proposta da Orazio Ariosto, Tasso ribadisce il valore del principio aristotelico dell’unità, frutto di una composizione armonica tra favola ed episodi a essa strettamente funzionali.

Storia del testo

Il breve testo si lega alle Risposte ad alcuni luoghi del dialogo dell’«Epica poesia» di Orazio Ariosto, unite da Giovan Battista Licino all’edizione dell’Apologia della «Gerusalemme liberata» pubblicata nell’estate del 1585 (vd. Tasso 1585b, cc. N2v-P2v). È probabile che la stesura del discorso tassiano sia da situare nello stesso 1585 e che abbia seguito di qualche tempo la pubblicazione dello scritto di Orazio Ariosto, nonostante la tardiva diffusione a stampa (Solerti 1895, vol. I, pp. 421; 427; Venturini 1972, pp. 23-25).

Non sono rimaste testimonianze manoscritte del discorso tassiano (ivi, pp. 81-82; Minesi 1984, pp. 138-139), che vede la luce a Verona, presso Geronimo Discepolo, in un piccolo opuscolo aperto da una lettera di dedica a Ercole Bottrigario, firmata da Ciro Spontone il 1° novembre 1587 (Tasso 1587h). Proprio a Spontone, che aveva chiesto l’autorizzazione all’autore per stampare l’operetta ma probabilmente aveva agito poi indipendentemente dalla risposta, Tasso scrive una lettera inviata da Roma il 30 gennaio 1588, nella quale acconsente alla pubblicazione dello scritto in attesa di un’edizione complessiva delle proprie opere in prosa (Lettere, ed. Guasti, 955).

Date di elaborazione

1585


Prima edizione
  • Tasso 1587h = Torquato Tasso, Delle differenze poetiche. Discorso del Signor Torquato Tasso per risposta al Signor Horatio Ariosto, In Verona, appresso Hieronimo Discepolo, 1587

Edizioni di riferimento
  • Tasso 1875 = Torquato Tasso, Le prose diverse di Torquato Tasso nuovamente raccolte ed emendate da Cesare Guasti, Firenze, Successori Le Monnier, 1875
    (vol. I, pp. 431-441)
  • Tasso 1972 = Torquato Tasso, Delle differenze poetiche. Discorso per risposta al Signor Orazio Ariosto, in Giuseppe Venturini, Orazio Ariosti e la polemica intorno alla superiorità del Tasso sull’Ariosto, in «Atti e Memorie della Deputazione Provinciale Ferrarese di Storia Patria», s. III, XII, 1972, pp. 81-88

Bibliografia
  • Tasso 1585b = Torquato Tasso, Apologia del Sig. Torquato Tasso. In difesa della sua Gierusalemme liberata. Con alcune opere, parte in accusa, parte in difesa dell’Orlando furioso dell’Ariosto, della Gierusalemme istessa, e dell’Amadigi del Tasso padre, In Ferrara, appresso Giulio Cesare Cagnacini, et Fratelli, 1585
    (c. N2v-P2v)
  • Solerti 1895 = Angelo Solerti, Vita di Torquato Tasso, Torino-Roma, Loescher, 1895
    (vol. I, pp. 421; 427)
  • Venturini 1972 = Giuseppe Venturini, Orazio Ariosti e la polemica intorno alla superiorità del Tasso sull’Ariosto, in «Atti e Memorie della Deputazione Provinciale Ferrarese di Storia Patria», s. III, XII, 1972, pp. 3-88
  • Minesi 1984 = Emanuela Minesi, Indagine critico-testuale e bibliografica sulle Prose diverse di T. Tasso, in «Studi tassiani», XXXII, 1984, pp. 123-146
    (pp. 138-139)
  • Gigante 2007 = Claudio Gigante, Tasso, Roma, Salerno, 2007
    (p. 221)
Edizione del testo in preparazione

Scheda di Valentina Leone | Cita questa pagina