Il Forestiero Napolitano overo de la gelosia

Insieme editoriale: Dialoghi filosofici

Tema caro al Tasso, che ne indaga più volte l’origine in versi e in prosa, la gelosia è al centro anche di un dialogo a due voci, tra il Forestiero Napolitano – maschera dietro alla quale si cela l’autore – e Camillo Coccapani, originario di Carpi e lettore di umanità anche presso lo Studio di Ferrara. Il testo compone un trittico di argomento morale con i dialoghi De la cortesia e De la pietà.

Nodo della questione posta dal Forestiero è cosa sia la gelosia, intesa dapprima come passione che non si differenzia dall’emulazione, sebbene l’una riguardi l’amore e l’altra l’onore, e quindi annoverata tra le virtù in quanto spinta a migliorarsi. Altro punto affrontato è se la gelosia sia una forma di dolore, legata quindi a una dimensione di sofferenza nel presente, oppure nasca dal timore, aristotelicamente definito come attesa di un futuro male. Proprio il riconoscimento della radice primaria della gelosia nel timore porta all’ultimo passaggio del ragionamento, teso a dimostrare l’ascendenza nobile del sentimento, perché «temendo l’amante di perder la grazia de la sua donna, temerà in conseguenza di far cosa per cui perda meritamente» e innescherà così un processo di moderazione delle passioni che conduce alla perfetta virtù.

L’ultima sezione del dialogo è densamente tramata di riferimenti ai versi danteschi e petrarcheschi, essenziali tanto per elevare la gelosia al rango di virtù morale e purificatrice, ravvisandone l’origine in Dio – detto zelator, ossia «geloso», nei testi scritturali e patristici –, quanto per difendere il valore conoscitivo della poesia. Tasso tocca in questo modo un nucleo nevralgico del proprio pensiero, quello dell’autorità dei poeti, cantori di «cose divine» come la gelosia, e della capacità della poesia di farsi espressione della verità, mostrandola sotto il «leggiadrissimo velo» – stilisticamente connotato – dell’allegoria.

Struttura

Dialogo filosofico. Interlocutori: Forestiero Napolitano; Camillo Coccapani

Storia del testo

Il dialogo fa parte del medesimo ciclo compositivo che comprende anche i dialoghi De la cortesia e De la pietà, con cui costruisce una organica riflessione su temi morali e cortigiani.

La più antica redazione del dialogo, secondo la proposta di Ezio Raimondi risalente attorno al 1579, è conservata alle cc. 39v-52r del codice It. IX, 189 (6287) della Biblioteca Marciana di Venezia (vd. Raimondi 1955; Id. 1958, p. 16; sul ms. marciano vd. Russo 2022, p. 386) e reca il titolo di Il Forestiero Napolitano II overo della gelosia (vd. Vagni 2019a, p. 136). Secondo l’ipotesi avanzata da Giacomo Vagni (ivi, pp. 136-137), tuttavia, la stesura del dialogo sarebbe successiva alla composizione del Padre di famiglia, terminata nel settembre 1580.

Una redazione più tarda e rivista, che condivide però alcune varianti definitive con il codice marciano, risalirebbe invece agli anni 1584-1585 ed è tramandata dal manoscritto autografo conservato a Sorrento, presso il Museo Correale di Terranova, da considerare più affidabile della stampa che presenta varianti non attribuibili all’autore (Raimondi 1958, pp. 83-87; Alziati, Vagni 2019, p. 44; Russo 2022, p. 386).

La prima edizione del dialogo, curata da Giovan Battista Licino, appare senza dedica nel 1586 all’interno della Parte quarta di Rime e prose uscita a Venezia per i tipi di Giulio Vasalini (Tasso 1586b), senza l’approvazione di Tasso.

Date di elaborazione

1579-1585


Prima edizione
  • Tasso 1586b = Torquato Tasso, Dialoghi et discorsi del Sig. Torq. Tasso. In diverse materie. Nuovamente posta in luce, in Torquato Tasso, Delle Rime et Prose del Sig. Torquato Tasso. Parte quarta. Di nuovo posta in luce, con gli Argomenti dell’istesso Autore, In Venetia, appresso Giulio Vasalini, 1586
    (pp. [67]-84)

Edizioni di riferimento
  • Tasso 1958 = Torquato Tasso, Dialoghi, edizione critica a cura di Ezio Raimondi, Firenze, Sansoni, 1958
    (vol II, tomo I, pp. 129-142)
  • Tasso 1998a = Torquato Tasso, Dialoghi, a cura di Giovanni Baffetti, introduzione di Ezio Raimondi, Milano, Rizzoli, 1998
    (vol. I, pp. 197-212)
  • Alziati - Vagni 2018 = Federica Alziati e Giacomo Vagni, Torquato Tasso, Dialoghi: Il Forestiero Napolitano overo de la gelosia e Il Gianluca overo de le maschere, in «Per Leggere», XVIII, 35, 2018, pp. 43-91
    (pp. 87-91)

Bibliografia
  • Raimondi 1955 = Ezio Raimondi, Questioni tassiane, in «Studi di filologia italiana», XIII, 1955, pp. 297-318
  • Raimondi 1958 = Ezio Raimondi, Introduzione, in Torquato Tasso, Dialoghi, edizione critica a cura di Ezio Raimondi, Firenze, Sansoni, 1958, vol. I
    (pp. 16; 83-87)
  • Basile 1985 = Bruno Basile, Su alcune citazioni “errate” dei Dialoghi del Tasso, in «Studi e problemi di critica testuale», XXXI, 1985, pp. 79-96
    (pp. 84-87)
  • Fulco 1994 = Giorgio Fulco, Autografi tassiani a Sorrento, in «La terra delle sirene», X, 1994, pp. 9-28
  • Gigante 2007 = Claudio Gigante, Tasso, Roma, Salerno, 2007
    (pp. 225; 235)
  • Prandi 2014 = Stefano Prandi, «Quasi ombra e figura de la verità». Pensiero e poesia in Torquato Tasso, Roma-Padova, Antenore, 2014
    (pp. 30-51)
  • Alziati - Vagni 2018 = Federica Alziati e Giacomo Vagni, Torquato Tasso, Dialoghi: Il Forestiero Napolitano overo de la gelosia e Il Gianluca overo de le maschere, in «Per Leggere», XVIII, 35, 2018, pp. 43-91
  • Vagni 2019b = Giacomo Vagni, «Debbiam noi credere quel ch’egli dice?». Una lettura del dialogo di Torquato Tasso sulla gelosia, in Le forme del comico, Atti delle sessioni parallele del XXI Congresso dell’ADI (Associazione degli Italianisti), Firenze, 6-9 settembre 2017, a cura di Francesca Castellano, Irene Gambacorti, Ilaria Macera, Giulia Tellini, Firenze, Società Editrice Fiorentina, 2019, pp. 1106-1113
  • Vagni 2019a = Giacomo Vagni, Fra realtà biografica e verosimile letterario. Primi appunti sui personaggi dei Dialoghi di Tasso, in «Imitazione di ragionamento». Saggi sulla forma dialogica dal Quattro al Novecento, a cura di Vincenzo Caputo, Milano, Franco Angeli, 2019, pp. 127-138
    (pp. 136-137)
  • Russo 2022 = Emilio Russo, Torquato Tasso, in Autografi dei letterati italiani. Il Cinquecento. III, a cura di Matteo Motolese, Paolo Procaccioli, Emilio Russo (con la consulenza paleografica di Antonio Ciaralli), Roma, Salerno, 2022
    (p. 386)
  • Motta 2023 = Uberto Motta, I Dialoghi, in Tasso, a cura di Emilio Russo e Franco Tomasi, Roma, Carocci, 2023, pp. 159-187
    (p. 170)
Edizione del testo in preparazione

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