Discorso sopra il «Parere» fatto dal signor Francesco Patricio in difesa di Lodovico Ariosto

Insieme editoriale: Scritti teorici

Risposta al Parere del filosofo Francesco Patrizi, allora professore dello Studio di Ferrara, che nella polemica sorta sulla superiorità tra la Gerusalemme liberata e l’Orlando furioso aveva preso posizione a favore di Ariosto, sostenendo l’invalidità dei precetti della Poetica di Aristotele come guida nella composizione e parametro nel giudizio dei poemi narrativi.

Tasso si rivolge al conte Giovanni Maria Bardi di Vernio con un discorso in forma epistolare, dichiarando di voler assumere le difese di Aristotele e di Omero, entrambi destituiti da Patrizi del loro valore rispettivamente normativo e modellizzante, con un procedimento che combina l’«opinione platonica e l’aristotelica» e vale da tacita legittimazione delle fondamenta poetiche della Gerusalemme liberata.

L’iniziale impegno tassiano si concentra nel dimostrare che i principi del trattato aristotelico sono da soli sufficienti a tracciare il perimetro dell’arte poetica, definita da Aristotele attraverso l’analisi della perfezione del modello di Omero. In questo senso, le regole della Poetica indicano per Tasso una via chiara e di validità universale al contrario del principio dell’uso sostenuto da Patrizi, considerato invece una guida istabile per il poeta perché mutevole nel tempo.

Il discorso si sofferma poi su alcune opinioni espresse nel Parere, avvalorando la definizione aristotelica di poesia come imitazione di un’azione verosimile – contestata da Patrizi per esaltare il carattere favoloso del Furioso –, e negando la tradizionale oscurità della Poetica. Tasso difende invece la precisone aristotelica nello stabilire l’unità della favola di un poema: un limite chiaro alla proliferazione infinita di azioni che disinnesca l’attacco alla filosofia aristotelica proprio dell’intera attività di Patrizi e condotto, nel caso del Parere, additando l’esempio della libertà del Furioso. È quindi soprattutto su un versante dotto che si misura il finale confronto tra il poema di Ariosto e i poemi omerici, condotto da Tasso sul piano dell’arte poetica e dei costumi, che sancisce l’«eternità della poesia d’Omero» contro qualsiasi opposizione.

Storia del testo

Il Parere di Francesco Patrizi (datato al 13 gennaio 1585; cfr. Solerti 1985, vol. I, p. 421), sollecitato da Giovanni Maria Bardi conte di Vernio, era stato letto il 7 febbraio 1585 in una adunanza dell'Accademia degli Alterati (vd. Cantagalli, Pannella 1964). In seguito il testo, accostato ad altri scritti «parte in accusa, parte in difesa» dell’Orlando furioso, era comparso nel medesimo opuscolo dell’Apologia in difesa della «Gerusalemme liberata» pubblicata per le cure di Giovan Battista Licino nell’estate del 1585 (Tasso 1585b, cc. L4r-N2r).

Pur in assenza di testimoni manoscritti (Minesi 1984, p. 137) e di documenti epistolari che consentano di precisare una cronologia, la composizione del discorso si può collocare nelle settimane successive alla stampa ferrarese dell’Apologia, facendo fede la data dell’8 settembre 1585 che compare alla fine del testo indirizzato da Tasso al conte Giovanni Maria Bardi nella prima edizione.

La princeps, curata sempre da Licino, vede la luce presso Vittorio Baldini a Ferrara con dedica del 25 ottobre 1585 e comprende anche la Risposta di Tasso a Bastiano de’ Rossi (Tasso 1585c). Al discorso tassiano Patrizi replicherà nel Trimerone, aggiunto in appendice alla sua Deca istoriale pubblicata nel maggio 1586 (Ferrara, Baldini).

Date di elaborazione

luglio-ottobre 1585


Prima edizione
  • Tasso 1585c = Torquato Tasso, Risposta del Signor Torquato Tasso, alla lettera di Bastian Rossi, Academico della Crusca, in difesa del suo dialogo del Piacere Honesto, et detta lettera. Et un discorso del medesimo Tasso, sopra il parere fatto dal Signor Francesco Patricio, in difesa di Lodovico Ariosto, In Ferrara, nella Stamperia di Vittorio Baldini, ad instanza di Giulio Vassalini, 1585
    (pp. 97-117)

Edizione di riferimento
  • Tasso 1875 = Torquato Tasso, Le prose diverse di Torquato Tasso nuovamente raccolte ed emendate da Cesare Guasti, Firenze, Successori Le Monnier, 1875
    (vol. I, pp. 413-429)

Bibliografia
  • Tasso 1585b = Torquato Tasso, Apologia del Sig. Torquato Tasso. In difesa della sua Gierusalemme liberata. Con alcune opere, parte in accusa, parte in difesa dell’Orlando furioso dell’Ariosto, della Gierusalemme istessa, e dell’Amadigi del Tasso padre, In Ferrara, appresso Giulio Cesare Cagnacini, et Fratelli, 1585
    (cc. L4r-N2r)
  • Solerti 1895 = Angelo Solerti, Vita di Torquato Tasso, Torino-Roma, Loescher, 1895
    (vol. I, pp. 421; 426-427)
  • Cantagalli - Pannella 1964 = Roberto Cantagalli, Liliana Pannella, Bardi, Giovanni Maria, dei conti di Vernio, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 1960-2020
  • Minesi 1984 = Emanuela Minesi, Indagine critico-testuale e bibliografica sulle Prose diverse di T. Tasso, in «Studi tassiani», XXXII, 1984, pp. 123-146
    (p. 137)
  • Gigante 2007 = Claudio Gigante, Tasso, Roma, Salerno, 2007
    (pp. 219-221)
Edizione del testo in preparazione

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