Cass. 6.15 Bergamo, Biblioteca Civica Angelo Mai
- Sigla
- Bg BCiv Cassaforte 6 15
- Biblioteca
- Bergamo, Biblioteca Civica Angelo Mai
- Segnatura
- Cass. 6.15
- Altri identificativi
- Tassiana Vetrina 2 4 18 (antica segnatura)
Tassiana N.6.5 (antica segnatura)
Flc2 (sigla convenzionale)
Codice Falconieri (nome attribuito)
- Titolo
- Tasso. Correspondence & poems, m.s. 1556-1593
- Abstract
Manoscritto molto importante, che trasmette materiale di pregio per la tradizione dei testi di Bernardo e Torquato Tasso (in particolare lettere e rime) e di altre figure a loro legate.
Alle carte di guardia iniziali a-c riproduzione di un sonetto autografo e catalogo di vendita con descrizione del codice; a c. VIII stampa con il ritratto del Tasso di W. Roscoe (1824). Nel codice si alternano fascicoli di liriche e lettere in maggior parte di Torquato Tasso, queste ultime contenenti anche frammenti di verso, varianti e citazioni di incipit. Le liriche contengono sporadiche varianti e note dei copisti. Il sonetto di Tasso a c. 21r è allegato a una lettera a Curzio Ardizio del 19 giugno 1582. Alle cc. 24r-25v carme latino del Tasso «Ad Iuventutis Neapolitane Principes» (O praestans animi primaevo flore iuventus). A c. 63r trascrizione della proposta d’incerto (Solea negli horti, hor con Favonio e Flora), cui Tasso risponde col sonetto di c. 62v. Alle cc. 75r-76v; 77r-78v; 89r; 183r-184v si leggono quattro copie di lettere inviate da Bernardo Tasso a Marcantonio Tasca. I due primi sonetti di c. 107r sono diverse elaborazioni di un medesimo testo di Torquato Tasso. In calce a c. 107v nota del copista, che afferma di aver copiato i testi tassiani di cc. 107r-v «da un libro mal scritto, e scorretto». In calce a c. 110r nota del copista, che afferma di aver avuto i testi di cc. 109-110, tratti da originali del Tasso, da Alessandro Guarini. Alle cc. 115-116r «Ad Nubes» (Neptuni genus humide), carme latino attribuito al Tasso ma di Lorenzo Frizolio (cfr. Poma 1993). Del son. a c. 139r compaiono solo i vv. 1-5. I sonetti alle cc. 143v-147v corredano la trascrizione di lettere di Tasso a Giovan Battista Manso; quello a c. 146v è preceduto da due proposte di variante relative ad altri componimenti. I tre madrigali tassiani di c. 164r sono stampati da Solerti nell'edizione delle Rime come un unico componimento (n. 351); così i due madrigali di c. 165v e c. 166r (n. 352). Del madrigale a c. 164v compaiono solo i vv. 1-3. Il madrigale di c. 170r è stato erroneamente identificato dal Solerti, per identità di incipit, con quello da lui pubblicato al numero 272 (cfr. Poma 1960, ove si sottolinea anche che i componimenti alle cc. 3-67 e 164-172 provengono dal codice Torella, mentre quelli alle cc. 132r 139r sono trascritti dal medesimo manoscritto). Il fascicolo contenente i componimenti alle cc. 199r-203r è caratterizzato dalla presenza di segnature di stamperia. A c. 207v «Proposta del Beffa al Signor Torquato Tasso» (Poi che in silentio eterno ha Morte chiusa). In calce al sonetto di c. 212r compare la dicitura «del Signor Torquato Tasso». A c. 213r si trova un sonetto di Antonio Costantini (Amici, questi è ’l Tasso, io dico il figlio). A partire da c. 219r, tutti i componimenti recano in calce la dicitura «Torquato Tasso», con l’eccezione del sonetto a c. 225r («Torquato Tasso. Ma forsi è scorretta»), del sonetto caudato a c. 227v (privo di postilla), della canzone a c. 228 («Torquato Tasso nelle Nozze del Signor Don Alfonso D’Este e della Signora Donna Marfisa pur d’Este»), del sonetto a c. 239v («D’incerto. Ma è creduto del Tasso») e del sonetto a c. 240r (privo di postilla); in calce ai componimenti di c. 236r e di c. 238v compaiono anche notazioni del copista. A c. 226v si trova il componimento L’Orsa «Del Padre Panigarolla [sic]» (Questa altera del Ciel vaga figura). La canzone tassiana a c. 228r ha una disposizione errata delle carte, per cui la prima è posposta alle due successive. Della canzone a c. 237r compaiono solo i vv. 33-68 (Ah, congiurate a prova). A c. 239r, si legge un componimento di Sperone Speroni (Come cangia natura arte e costume). Alle cc. 241r-242r ottave della Liberata (V 1-8). In chiusura del codice, alle cc. 248r-253v, tre elenchi foppiani «delle rime che si devranno copiare».- Composizione
- XVI-XVII secc.
- Tipo di ms.
- unitario
- Materiale
- cartaceo
- Forma del supporto
- fascicoli rilegati
- Consistenza
- cc. 260
- Dimensioni
- mm 310 x 240
mm 265 x 198 - Carte bianche
- 12
- Numerazione delle pagine
Numerato di recente a matita. Traccia di una numerazione più antica su diverse carte, contenenti quasi tutte rime.
- Struttura fascicolare
cc. IX + 260 + I
- Scrittura e mani
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Il codice contiene copie di scritture tassiane, lettere e rime, ma anche di altri autori trascritte da diverse mani nel XVII secolo.
Nell'ultimo censimento degli autografi di Torquato Tasso (vd. Russo 2022, p. 387) è stata messa in discussione la proposta di dubbia attribuzione alla mano tassiana di alcune rime alle cc. 58-62; 165-172 (Martignone 2004, pp. 24-29).
- Storia del manoscritto
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Tracce: Il codice è una delle numerose miscellanee manoscritte allestite da Marcantonio Foppa (1603-1673), uno dei più grandi raccoglitori di scritture tassiane. Alla morte del Foppa il manoscritto passa nelle mani dell'abate Ottavio Falconieri. Fu poi Orazio Falconieri a far marcare il manoscritto con un caratteristico timbro ovale. Timbri della Biblioteca Civica Angelo Mai di Bergamo alle cc. 1r, 24r, 138r, 260v
Il manoscritto rimane nelle mani della famiglia Falconieri fino ai primi anni dell'Ottocento, quando fu venduto a Dawson Turner. Di qui, dopo altri passaggi, il manoscritto torna in Italia, nella collezione Martini, venendo in seguito acquistato all'asta della stessa nel 1934 da Augusto L. Tobler.
Acquisizione: Donazione di Augusto L. Tobler nel 1938 alla Biblioteca Civica "Angelo Mai" di Bergamo
- Bibliografia
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Solerti 1898-1902
= Torquato Tasso, Le Rime di Torquato Tasso, ed. critica su i manoscritti e le antiche stampe a cura di Angelo Solerti, Bologna, Romagnoli-Dall’Acqua, 1898-1902
(vol. I, pp. 189-193)
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Resta 1957
= Gianvito Resta, Studi sulle lettere del Tasso, Firenze, Le Monnier, 1957
(pp. 170; 176-178)
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Raccolta tassiana 1960
= La Raccolta tassiana della biblioteca civica “A. Mai” di Bergamo, a cura di Luigi Chiodi, Anna Maria Lastrucci Bernardini e Severino Maggi, prefazione di Aldo Agazzi, Bergamo, Tip. T.O.M, 1960
(pp. 1-19)
- Poma 1960 = Luigi Poma, Un manoscritto tassiano perduto e ritrovato: il codice Torella, in «Studi tassiani», X, 1960, pp. 11-51
- Poma 1993 = Luigi Poma, Apocrifi tassiani, in Le tradizioni del testo: studi di letteratura italiana offerti a Domenico De Robertis, a cura di Franco Gavazzeni e Guglielmo Gorni, Napoli-Milano, Ricciardi, 1993, pp. 201-208
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Martignone 2004
= Vercingetorige Martignone, Catalogo dei manoscritti delle «Rime» di Torquato Tasso, Bergamo, Centro Studi Tassiani, 2004
(pp. 24-29)
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Russo 2022
= Emilio Russo, Torquato Tasso, in Autografi dei letterati italiani. Il Cinquecento, tomo III, a cura di Matteo Motolese, Paolo Procaccioli, Emilio Russo, Roma, Salerno, 2022, pp. 369-416
(p. 387)
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Solerti 1898-1902
= Torquato Tasso, Le Rime di Torquato Tasso, ed. critica su i manoscritti e le antiche stampe a cura di Angelo Solerti, Bologna, Romagnoli-Dall’Acqua, 1898-1902
- Collegamenti web
Scheda di Valentina Leone | Ultima modifica: 29 maggio 2024
Permalink: https://www.torquatotasso.org/manoscritti/6