Palatino 224/I Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale

Sigla
Fi BNC Palatino 224/I
Biblioteca
Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale
Segnatura
Palatino 224/I
Altri identificativi
ex 344bis – E.5.6.7 (antica segnatura)
P3 (sigla convenzionale)

Abstract

Miscellanea di lettere e rime allestita dal Serassi. Le liriche sono a volte accluse a trascrizioni di lettere, e compaiono spesso riferimenti agli esemplari di trascrizione (Pg, P8, P1, D, B3, Pt; cfr. Solerti 1898-1902, pp. 116-120; I 181-182). Alle pp. 1-88 trascrizioni di lettere. A p. 89 didascalia «Cose inedite del Tasso o a lui appartenenti». Alle pp. 91-92 compaiono 5 liriche ('Veggio Madonna e la mia forza miro', 'Pallido mi diceste e a voi fu strano', 'Amor dinnanzi a me squarciò quel velo', 'Io vi guardai voi mi guardaste e i guardi', 'Quando i duo lumi in voi fiso drizzai') da attribuire a Giovan Battista Pigna. A p. 94 compare il sonetto «Alla Signora Lucrezia Bendedio»: 'Tu che in forma di Dea, vera sirena', che è da attribuire a Rodolfo Arlotti. A p. 123 elegia latina del Tasso «Ad Iuventutis Neapolitanae Principes», 'O praestans animi primaevo flore iuventus'. Alle pp. 131-133 le ottave tassiane sulla colonna di destra, mentre su quella sinistra figurano quelle Di Frate Antonio de’ Pazzi in biasimo delle donne, 'Fuggite, o Muse, dall’aspetto nostro'. A p. 139, attribuito al Tasso, il sonetto di Battista Guarini 'Tu godi il sol ch’agli occhi miei s’asconde' (cfr. anche H3). A p. 140, attribuito al Tasso, è il sonetto di Giovanni Anguillara 'Che rete è questa ov’io son colto, Amore?' (cfr. il ms. 2758 della Bibl. Universitaria di Bologna, e cfr. anche H3). A p. 141, attribuito al Tasso, il sonetto di Fortunio Spira 'Un inferno angoscioso è la mia vita' (cfr. anche H3). A p. 237, l’incipit del madrigale 'Chi brama esser felice' è posposto alla strofa 'Sì dolce è il mio dolore'; all’inizio di p. 238 compare una strofa a incipit 'Dolcissimo dolore', che pare variante della precedente; dell’egloga a p. 249 compare solamente il canto finale (incipit: 'O felice fanciulla').

Composizione
XVIII sec.

Tipo di ms.
unitario
Materiale
cartaceo
Consistenza
cc. 120

Scrittura e mani

Manoscritto di mano di Pierantonio Serassi, che raccoglie però anche copie inviate da corrispondenti


Storia del manoscritto

Tracce: Codice allestito da Pierantonio Serassi.

Alla morte del Serassi il codice rimase in mano agli eredi, a Bergamo, i quali lo vendettero poi al libraio Giovanni Bernardoni di Milano. Da lì il codice pervenne nelle mani di Giovanni Rosini, intorno agli anni Venti dell'Ottocento.

Acquisizione: Il codice venne infine ceduto alla Palatina.


Bibliografia
  • Martignone 2004 = Vercingetorige Martignone, Catalogo dei manoscritti delle «Rime» di Torquato Tasso, Bergamo, Centro Studi Tassiani, 2004
    (pp. 73-76)
Collegamenti web

Scheda di Valentina Leone | Ultima modifica: 04 febbraio 2024
Permalink: https://www.torquatotasso.org/manoscritti/44

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