521 Torino, Biblioteca Reale

Sigla
To BR 521
Biblioteca
Torino, Biblioteca Reale
Segnatura
521
Altri identificativi
Varia 736 (antica segnatura)

Titolo
Il Giudicio sulla 'Gerusalemme conquistata'
Abstract

ms. integralmente autografo, che riporta due dei tre libri inizialmente progettati del Giudicio sulla 'Gerusalemme conquistata'. Vi sono tracce di numerose carte strappate, a testimonianza di una stesura particolarmente laboriosa dell'opera.


Tipo di ms.
unitario
Materiale
cartaceo
Consistenza
cc. 150
Dimensioni
mm 252 x 190
Carte bianche
44

Numerazione delle pagine

Le carte scritte sono numerate a matita, di mano recente, da 1 a 145 a margine destro. In realtà sono 150 in quanto la numerazione ne salta una dopo la 36 e segna con il numero 37 quella che in effetti è la 38; lo stesso errore meccanico di segnatura si ripete dopo la 80, la 90, la 98, la 101.

Stato di conservazione

Le carte 52 e 53 sono strappate a margine inferiore destro; fra la 72 e la 73 vi sono grosse macchie d'inchiostro.


Storia del manoscritto

Tracce: Del manoscritto si ha notizia nella lettera di Maurizio Cataneo a Ercole Tasso (Roma, 19 aprile 1595). Il Giudizio viene affidato al cardinale Cinzio Aldobrandini per procedere alla stampa. Alla morte del carinale, nel gennaio 1610, l'autografo confluisce nella Biblioteca Aldobrandini e poi nella Borghese, vista l'unione delle due famiglie gentilizie.

Nel 1875, Cesare Guasti segnala nella sua edizione de Le prose diverse la scomparsa dell'autografo che nel 1785 - secondo quanto riportato da Serassi nelle sua Vita di Torquato Tasso - si trovava nella Biblioteca Borghese a Roma dove, sempre sulla base delle verifiche di Serassi, rimane almeno fino alla fine del secolo. Nel 1892 Solerti conferma la perdita dell'autografo nella Notizia dei manoscritti, salvo dare notizia del ritrovamento nelle Aggiunte e correzioni. L'autografo viene rinvenuto nel 1892 da Eugenio Charavay in Svizzera presso un amatore e rivenduto al principe Henry Le Tavernier de Cardé.

Acquisizione: Il principe Henry Le Tavernier de Cardè dona l'autografo a Vittorio Emanuele III, re d'Italia, che decide di conservarlo nella Biblioteca Reale di Torino. Il 15 aprile 1901 il ministro della Real Casa comunica l'accettazione dell'omaggio che, tre giorni dopo, figura nella collezione sabauda. Il codice non figura tra i manoscritti di particolare rilevanza nelle successive descrizioni della Biblioteca Reale e manca una scheda a catalogo al momento del rinvenimento da parte di Maria Luisa Doglio nel 1981.


Bibliografia
  • Tasso 1875 = Torquato Tasso, Le prose diverse di Torquato Tasso nuovamente raccolte ed emendate da Cesare Guasti, Firenze, Successori Le Monnier, 1875
    (445)
  • Solerti 1892 = Angelo Solerti, Appendice alle opere in prosa di Torquato Tasso, Firenze, Successori Le Monnier, 1892
    (56)
  • Kristeller 1963-1992 = Paul Oscar Kristeller, Iter Italicum. A Finding List of Uncatalogued or Incompletely Catalogued Humanistic Manuscripts of the Renaissance in Italian and other Libraries, London-Leiden, The Warburg Institute - Brill, 1963-1992
    (II 185)
  • Doglio 1981 = Maria Luisa Doglio, Sull'autografo di Torquato Tasso «Del Giudicio sovra la sua Gerusalemme da lui medesimo riformata», in «Lettere Italiane», vol. 33, no. 3, 1981, pp. 389-399
  • Minesi 1984 = Emanuela Minesi, Indagine critico-testuale e bibliografica sulle Prose diverse di T. Tasso, in «Studi tassiani», XXXII, 1984, pp. 123-146
  • Gigante 2003 = Claudio Gigante, Esperienze di filologia cinquecentesca. Salviati, Mazzoni, Trissino, Costo, Il Bargeo, Tasso, Roma, Salerno Editrice, 2003
    (232-52)
  • Motolese, Procaccioli, Russo 2022 = Autografi dei letterati italiani. Il Cinquecento. III, a cura di Matteo Motolese, Paolo Procaccioli, Emilio Russo (con la consulenza paleografica di Antonio Ciaralli), Roma, Salerno, 2022
    (386)
Opera collegata

Scheda di Giorgia Gallucci | Ultima modifica: 12 giugno 2025
Permalink: https://www.torquatotasso.org/manoscritti/219

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