Lettera n. 944

Mittente
Tasso, Torquato
Destinatario
Spinelli, Filippo
Data
[dicembre 1587 o gennaio 1588]
Luogo di partenza
[Roma]
Luogo di arrivo
Napoli
Lingua
italiano
Incipit
Io sono in casa di Vostra Signoria senza lei, ma più suo che se ella medesima vi fosse
Regesto

A Roma da alcune settimane, Tasso in questa lettera si descrive a casa di Filippo Spinelli in una condizione insolitamente agiata, circondato da servitori benevoli. Si tratta di un’ospitalità temporanea (in Lettere, ed. Guasti, 937, tra le altre testimonianze, si ha la conferma che all’arrivo a Roma Tasso era stato accolto in casa di Scipione Gonzaga), in attesa del viaggio a Napoli prospettato nella sezione centrale del testo (§ 4), e che mano a mano diventerà l’alternativa più concreta alla permanenza a Roma. Spinelli era di nobile famiglia napoletana, e sarebbe stato destinato negli anni a una fortunata carriera ecclesiastica: prima vescovo, consacrato nell’estate del 1592, poi cardinale, nel frangente conclusivo degli anni di Clemente VIII Aldobrandini (la nomina arrivò nel giugno 1604). All’altezza di questa lettera tassiana era poco più che ventenne: Solerti (1895: I 589, 593-594) afferma di non conoscere l’occasione dell’incontro di Spinelli con Tasso, ma è verosimile che sia avvenuto nelle settimane romane della fine del 1587, con il poeta in rapporti tesi con Scipione Gonzaga per via della repentina fuga da Mantova della fine di ottobre (Russo 2016d).
Scrivendo a Spinelli, Tasso si presenta in una condizione priva di protezioni, e prospetta il recupero della dote materna non solo come la soluzione per guadagnare una serena indipendenza, ma come la ragione stessa che aveva determinato la scelta di abbandonare Mantova (§ 8). Il viaggio a Napoli appare in effetti tra le possibilità vagliate da Tasso già nell’ultima fase del soggiorno a Mantova presso i Gonzaga (Solerti 1895: I 509-510), sia in funzione della protezione di alcuni «principi» napoletani, sia e soprattutto in vista di un passaggio a Sorrento. In concreto Tasso si sarebbe mosso nella primavera del 1588, dopo l’acuirsi della sua delusione rispetto all’accoglienza ricevuta presso la corte di Sisto V Peretti (e vd. Lettere, ed. Guasti, 988, e note relative). Scandita all’interno su precise simmetrie, e su una articolata disposizione sintattica, la lettera ha tratti di grande efficacia, e lascia intravedere anche il nome di Matteo di Capua, cugino di Spinelli, futuro riferimento per i soggiorni napoletani del Tasso.
Notevole, in conclusione, l’apertura sulla possibilità di scrittura di un dialogo: con argomentazioni in qualche misura funzionali a declinare un invito impegnativo, Tasso chiarisce come la condizione per un dialogo filosofico sia una «questione» da dibattere, mentre Spinelli, partendo per Napoli, gli aveva lasciato una traccia che era suscettibile solo di uno sviluppo narrativo (al riguardo vd. Baldassarri 1970 e 1971; e le note di Baldassarri in Tasso 1998). Scorcio che lascia intendere la quantità di richieste di scrittura, più o meno stringenti, che arrivavano al Tasso da diversi suoi benefattori.

Testimoni
  • Modena, Biblioteca Estense Universitaria, Est. It. 379b = alfa.V.7.7, lettera n. 1, 2r-4r
    Minuta, manoscritto autografo.
    Unità di manoscritto composito, 3 cc..
    Indirizzo presente.
  • Modena, Biblioteca Estense Universitaria, Est. It. 760 = alfa.T.5.23, lettera n. 1, 2r-3r
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Manoscritto.
Edizioni
Bibliografia
  • Solerti 1895 = Angelo Solerti, Vita di Torquato Tasso, Milano-Roma, Loescher, 1895, I 509-510
  • Baldassarri 1970 = Guido Baldassarri, L’arte del dialogo in Torquato Tasso, in «Studi tassiani», XX, 1970, pp. 5-46
  • Baldassarri 1971 = Guido Baldassarri, Il discorso tassiano Dell’arte del dialogo, in «La Rassegna della letteratura italiana», LXXV, 1971, pp. 93-134
  • Tasso 1998 = Torquato Tasso, Dell’arte del dialogo, introduzione di Nuccio Ordine, edizione e commento a cura di Guido Baldassarri, Napoli, Liguori, 1998
  • Tasso 2020 = Torquato Tasso, Lettere (1587-1589). Edizione critica e commentata del ms. Estense alfa V 7 7, a cura di Emilio Russo, Milano, Bites, 2020, pp. 45-47
  • Russo 2022 = Emilio Russo, Torquato Tasso, in Autografi dei letterati italiani. Il Cinquecento, tomo III, a cura di Matteo Motolese, Paolo Procaccioli, Emilio Russo, Roma, Salerno editrice, 2022, pp. 369-416, p. 383
Nomi citati

Scheda di Emilio Russo | Ultima modifica: 12 gennaio 2024
Permalink: https://www.torquatotasso.org/lettere/944