Lettera n. 598

Mittente
Tasso, Torquato
Destinatario
Reggio, vescovo di (?)
Data
[s. d.]
Luogo di partenza
Ferrara
Lingua
italiano
Incipit
Io non so, se con Vostra Signoria reverendissima m i debba più lamentare
Regesto

Tasso scrive al vescovo di Reggio Emilia (Giulio Masetti, cui il poeta nel 1585 si era rivolto per la liberazione), dichiarando amaramente di non sapere se doversi lamentare più di «monsignor illustrissimo suo padrone» (Alfonso II d'Este) o del signor conte Fulvio (Rangoni, dal 1571 governatore estense della città di Reggio). Verso il primo il poeta ha avuto bisogno di favore e protezione, nonostante sempre abbia fatto molto per lui e sempre ha «lasciato di fare» per suo rispetto, mentre dal secondo non ha ricevuto il favore meritato. Tasso si dichiara perciò rassegnato alla sua fortuna, alla quale è piaciuto che molti altri uomini abbiano mutato con lui «natura e costume», non muovendosi alla pietà davanti a miserie che li avrebbero resi pietosi verso altri. La lettera si conclude con la speranza che la fortuna possa mutare, e con la preghiera al destinatario di aiutarlo e favorirlo in ciò.

Testimoni
  • Modena, Biblioteca Estense Universitaria, Est. It. 732 = alfa.S.8.13, lettera n. 49, cc. 42rv
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Manoscritto.
    Indirizzo presente.
  • Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 10976, lettera n. 49, c. 45r
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Unità di manoscritto composito.
Edizioni
Bibliografia
  • Resta 1957b = Gianvito Resta, Studi sulle lettere del Tasso, Firenze, Le Monnier, 1957, pp. 172 e 182.
Nomi citati

Scheda di Carolina Truzzi | Ultima modifica: 03 gennaio 2024
Permalink: https://www.torquatotasso.org/lettere/598