Lettera n. 570
- Mittente
- Tasso, Torquato
- Destinatario
- Licino, Giovanni Battista
- Data
- [s. d.]
- Luogo di partenza
- Ferrara
- Luogo di arrivo
- Bergamo
- Lingua
- italiano
- Incipit
- Vostra Signoria reverenda è partita in tempo ch'io più sperava
- Regesto
Tasso confessa a Giovanni Battista Licino che la sua partenza gli ha procurato un profondo dispiacere. Lo ringrazia di un «ufficio» fatto con Angelo Grillo e lo prega di salutarlo da parte sua, insieme al «signor Compagno» e ai signori Tasso (in particolare Enea Tasso, Ercole Tasso e Cristoforo Tasso). Manda il sonetto Rime, 1306, Peregrina, giungesti, e fu ventura, scritto per Peregrina Bonaventuri Bentivoglio, figlia della duchessa di Firenze Bianca Cappello, che lui preferisce però chiamare granduchessa di Toscana.
- Edizioni
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- Tasso 1588a, lettera n. 49, I, cc. 25r-25v
- Tasso 1616, lettera n. 125, pp. 153-154
- Tasso 1852-1855, lettera n. 570, II, p. 589
- Bibliografia
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- Resta 1957b = Gianvito Resta, Studi sulle lettere del Tasso, Firenze, Le Monnier, 1957, p. 142 e n. 15
Scheda di Michela Fantacci | Ultima modifica: 27 ottobre 2023
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