Lettera n. 570

Mittente
Tasso, Torquato
Destinatario
Licino, Giovanni Battista
Data
[s. d.]
Luogo di partenza
Ferrara
Luogo di arrivo
Bergamo
Lingua
italiano
Incipit
Vostra Signoria reverenda è partita in tempo ch'io più sperava
Regesto

Tasso confessa a Giovanni Battista Licino che la sua partenza gli ha procurato un profondo dispiacere. Lo ringrazia di un «ufficio» fatto con Angelo Grillo e lo prega di salutarlo da parte sua, insieme al «signor Compagno» e ai signori Tasso (in particolare Enea Tasso, Ercole Tasso e Cristoforo Tasso). Manda il sonetto Rime, 1306, Peregrina, giungesti, e fu ventura, scritto per Peregrina Bonaventuri Bentivoglio, figlia della duchessa di Firenze Bianca Cappello, che lui preferisce però chiamare granduchessa di Toscana.

Edizioni
Bibliografia
  • Resta 1957b = Gianvito Resta, Studi sulle lettere del Tasso, Firenze, Le Monnier, 1957, p. 142 e n. 15
Nomi citati

Scheda di Michela Fantacci | Ultima modifica: 27 ottobre 2023
Permalink: https://www.torquatotasso.org/lettere/570