Lettera n. 548

Tasso perdona il ritardo della lettera di Giovan Battista Cavallara perché compensato dall'invio di una terapia, tanto più cara quanto meno richiesta. Spera che il destinatario, avendolo aiutato una volta, non voglia sottrarsi dal farlo ancora in futuro: gli assicura che lo aggionerà su ogni sviluppo delle sue condizioni di salute. Lo ringrazia per le lodi immeritate che gli rivolge e per l'affetto con cui le accompagna. Dice di aver letto la «canzona del signor Roman Borgo» e di averla apprezzata, senza riconoscere al suo interno tracce di imitazione delle sue opere, sebbene l'imitazione sia segno di apprezzamento. Manda i suoi saluti a Curzio Ardizio.