Lettera n. 237
- Mittente
- Tasso, Torquato
- Destinatario
- [Non identificato]
- Data
- 24 marzo 1583
- Luogo di partenza
- Ferrara
- Luogo di arrivo
- Modena
- Lingua
- italiano
- Incipit
- Quantunque conservassi grata memoria di quel giorno
- Regesto
Tasso scrive che sebbene conservasse il ricordo del giorno in cui il destinatario gli fece visita con il conte Gherardo Rangoni, ha apprezzato la memoria rinnovata dal corrispondente. Lo ringrazia del desiderio di favorirlo, al quale risponde con l'immediato invio del sonetto ad Alberto Parma (Rime, 872, Parma, il Barbaro nome in greci accenti), sperando che il componimento sia degno di Alberto e «della signora ch'egli celebra» (Barbara Sanseverino Sanvitale, contessa di Sala, per la quale il Parma aveva composto alcune rime). Dichiara infine che qualunque sia il pregio del sonetto, l'ha scritto mosso dal rispetto per entrambi e per il destinatario, e se sarà accolto con la disposizione d'animo con la quale è stato composto non potrà dispiacere.
- Testimoni
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Modena, Biblioteca Estense Universitaria, Est. It. 732 = alfa.S.8.13, lettera n. 67, c. 56r
Copia, manoscritto di altra mano.Manoscritto, mm 305 x 209.Indirizzo presente.
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Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 10976, lettera n. 67, c. 56r-v
Copia, manoscritto di altra mano.Unità di manoscritto composito.
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Modena, Biblioteca Estense Universitaria, Est. It. 732 = alfa.S.8.13, lettera n. 67, c. 56r
- Edizioni
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- Tasso 1735-1742, lettera n. 60, X, p. 281
- Tasso 1852-1855, lettera n. 237, II, p. 233
- Bibliografia
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- Resta 1957b = Gianvito Resta, Studi sulle lettere del Tasso, Firenze, Le Monnier, 1957, p. 182
- Nomi citati
Scheda di Carolina Truzzi | Ultima modifica: 05 febbraio 2024
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