Lettera n. 233

Mittente
Tasso, Torquato
Destinatario
Sacrato, Scipione
Data
9 febbraio 1583
Luogo di partenza
Ferrara
Luogo di arrivo
Ferrara
Lingua
italiano
Incipit
Mando a Vostra Signoria un sonetto, nel quale parlo
Regesto

Tasso invia al conte Scipione Sacrato un sonetto nel quale si rivolge ai suoi libri ( Rime, 871, O testimoni del valore illustri), precisando che gli farebbe piacere se il destinatario lo mostrasse al duca Alfonso II, menzionato nella fine della composizione quale «Novo Alfonso», come il Petrarca aveva apostrofato «novo Carlo» il re Filippo VI. La missiva si conclude con la richiesta di pareri attorno ad alcune questioni che il poeta aveva posto al conte Scipione.

Testimoni
  • Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 10976, lettera n. 78, cc. 61v-62r
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Unità di manoscritto composito.
  • Modena, Biblioteca Estense Universitaria, Est. It. 732 = alfa.S.8.13, lettera n. 78, cc. 62rv
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Manoscritto, mm 305 x 209.
    Indirizzo presente.
Edizioni
Bibliografia
  • Resta 1957b = Gianvito Resta, Studi sulle lettere del Tasso, Firenze, Le Monnier, 1957, pp. 172, 182
Opere citate

Rime. Parte terza

Nomi citati

Scheda di Carolina Truzzi | Ultima modifica: 05 febbraio 2024
Permalink: https://www.torquatotasso.org/lettere/233