Lettera n. 221

Tasso invia a Giovan Martino Casario la risposta (Rime,832, Colui ch'Achille al cieco oblio sottrasse) al suo primo sonetto, e avvisa che risponderà anche all'altro componimento del corrispondente. L'autore, dando per certo che il Casario si trova a Napoli, gli domanda di porgere i suoi saluti all'arcivescovo (Annibale di Capua), di ricordarlo come servitore al signor Lelio Orsini e infine di comunicare a Fabrizio Carafa che l'autore rimane per lui l'amico, il parente e il servitore di sempre.