Lettera n. 217

Mittente
Tasso, Torquato
Destinatario
Cataneo, Maurizio
Data
29 settembre 1582
Luogo di partenza
Ospedale di Sant'Anna (Ferrara)
Luogo di arrivo
Roma
Lingua
italiano
Incipit
Ho letto la lettera del signor Orazio Lombardelli
Regesto

Tasso informa Maurizio Cataneo di aver letto una missiva inviatagli da Orazio Lombardelli e di avergli risposto, come lo stesso Cataneo potrà constatare. Non riesce tuttavia a giudicare gli scritti di Orazio, perché spesso gli affetti possono alterare i giudizi e non vuole intaccare la loro amicizia. Tasso chiama la posterità a dare un giudizio su se stesso, a fronte di quello aspro e ingiusto del suo tempo, che prima lo ha lodato e onorato, poi perseguitato; sono in ogni caso maggiori le persecuzioni che le lodi. È convinto che il cardinale Giovan Gerolamo Albani apprezzi i suoi componimenti, vorrebbe sapere cosa pensa dell’appellativo («vecchio fortunato») con cui lo ha descritto nell’ultimo sonetto scrittogli (Rime, 819, Mente canuta assai prima del pelo), poiché ricorda l’incompatibilità tra «il nome di fortuna» e il cristianesimo argomentata da S. Agostino. Il termine «fortunato» è comunque usato dal vescovo di Bitonto nelle sue prediche, e Tasso ne ha scritto anche al «monsignor reverendissimo di Ferrara» (forse Paolo Leoni): trattandosi di materia delicata, il poeta confessa infine di fidarsi più del giudizio altrui che del proprio. Si affida ancora al cardinale Giovan Gerolamo Albani e all’abate Giovan Battista Albani perché intercedano per la sua liberazione dall’ospedale ferrarese di Sant'Anna. Il poeta afferma che non è il momento più idoneo per preoccuparsi della dote materna, «almeno per via di lite», soprattutto se privo del consiglio del cardinale Albani, poiché non saprebbe a chi altro rivolgersi. Tasso scrive che sa di poter contare sull'aiuto del cognato Giovanni Ferrante Spasiano, «perch'io sono molto inclinato a fargli servizio», sebbene questi non abbia risposto ad alcune lettere che gli aveva inviato quando intese che avrebbe preso in moglie la sorella Cornelia; ma forse, conclude Tasso, «non ebbero ricapito». Risponderà al caro Lelio Tolomei e chiede al Cataneo di salutargli Giulio Masetti.

Testimoni
  • Modena, Biblioteca Estense Universitaria, Est. It. 732 = alfa.S.8.13, lettera n. 58, cc. 49r-50v
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Manoscritto, mm 305 x 209.
    Indirizzo presente.
  • Modena, Biblioteca Estense Universitaria, Est. It. 644 = alfa.F.4.19
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Manoscritto.
  • Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 10976, lettera n. 58, c. 51r-52r
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Unità di manoscritto composito.
  • Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 10977, lettera n. 28, c. 30rv
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Manoscritto.
    Indirizzo presente.
  • Bergamo, Biblioteca civica Angelo Mai e Archivi storici comunali, MAB 34 (Delta 8 10), lettera n. 26, c. 469v
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Manoscritto.
  • Sankt Peterburg, Rossijskaja Akademija Nauk, Institut Istorii, W.E. 23/1, lettera n. 24, cc. 214r-215v
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Manoscritto.
    Indirizzo presente.
  • Firenze, Biblioteca nazionale centrale, Palatino 223, lettera n. 61, cc. 85-86
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Manoscritto.
    Indirizzo presente.
    Note: Alla c. 85, all’altezza di «perseguitato da molti» sul margine destro si nota una manicula. Prima della missiva, nel ms. si legge il sonetto in questione (Rime 819). [Rispetto alla stampa Guasti, mancano un paio di righe in cui Tasso scrive che sa di poter contare sull'aiuto del cognato Giovanni Ferrante Spasiano, sebbene non abbia mai risposto alle lettere inviategli quando aveva preso in moglie la sorella Cornelia].
Edizioni
Bibliografia
  • Resta 1957b = Gianvito Resta, Studi sulle lettere del Tasso, Firenze, Le Monnier, 1957, pp. 49n-50n, 172, 174, 182, 184, 190
Opere citate

Rime. Parte seconda

Nomi citati

Scheda di Martina Caterino | Ultima modifica: 05 febbraio 2024
Permalink: https://www.torquatotasso.org/lettere/217