Lettera n. 18
- Mittente
- Tasso, Torquato
- Destinatario
- Porcia, Bartolomeo
- Data
- 13 novembre 1574
- Luogo di partenza
- Ferrara
- Lingua
- italiano
- Incipit
- Ho visto quanto Vostra Signoria reverendissima scrive di me
- Regesto
Tasso scrive a Bartolomeo Porcia di sapere quanto egli scrive del suo poema (Gerusalemme Liberata) a Benedetto Lamberti, traendone grande consolazione: ciò non tanto per la fama che la sua opera acquisterebbe «da così chiaro e laudato laudatore», quanto perché ha percepito l’affetto del destinatario nei suoi confronti e il fatto che esso si mantenga saldo anche «ne la lontananza e nel silenzio» di scambi epistolari e di incontri evidentemente non così frequenti. Se prima ne aveva certezza «per quello che passò tra il signor duca mio signore (Alfonso II d’Este) e Vostra Signoria reverendissima», adesso ne ha avuto ulteriore testimonianza. Essere amato e stimato dal corrispondente è per Tasso il maggior premio possibile: «l’antepongo ad ogni applauso del mondo, ad ogni gloria che potesse recarmi il mio poema; ed assai mi parrà d'esser glorioso appresso i presenti e i futuri, ne' quali si ritrovi fior di giudizio, s'io da loro sarò conosciuto come amato da Vostra Signoria reverendissima». A seguire, Tasso fornisce informazioni relative ad alcuni suoi cantieri letterari: nel mese di agosto ha iniziato l’ultimo canto del citato poema, ma è stato costretto ad interrompere la scrittura a causa di una febbre e di una debolezza improvvise, per cui non riprenderà a scrivere fin quando non sarà definitivamente guarito. Anche ai Discorsi (dell’arte poetica) non ha più lavorato, pur avendo studiato molto «per arricchirli e fortificarli» con luoghi ed esempi tratti dagli autori antichi (vd. poi i Discorsi del poema eroico). La lontananza del corrispondente, «con tanta sua riputazione, e con tanto utile de la cristianità», impedisce a Tasso di avere un giudizio del Porcia sui Discorsi e di affidare a lui stesso «le mosse» relative alla stampa del suo poema, credendo ne deriverebbe certamente buon esito. Nel postscriptum il poeta specifica di aver fatto scrivere la lettera da «altrui mano», in virtù delle sue non ottimali condizioni di salute.
- Testimoni
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Bergamo, Biblioteca civica Angelo Mai e Archivi storici comunali, Cass. 6.15, lettera n. 195, 260r-v
Copia, manoscritto di altra mano.Unità di manoscritto composito.
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Firenze, Biblioteca nazionale centrale, Palatino 223, lettera n. 298, c. 346
Copia, manoscritto di altra mano.Manoscritto.Lettera firmata, indirizzo presente.Note: Alla c.346, sotto l’indirizzo, e di mano diversa da quella che trascrive la lettera, si legge una nota: «lettera spedita all’Abate Serassi da Giovan Battista Verci come a sua lettera». Il margine destro e quello inferiore sono piegati verso l’interno perché la carta superava evidentemente il formato delle altre del manoscritto.
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Firenze, Biblioteca nazionale centrale, Palatino 223, lettera n. 307, cc. 360-361
Copia, manoscritto di altra mano.Manoscritto.Lettera firmata, indirizzo presente.Note: Alla c.360, prima dell’indirizzo, figura l’indicazione: «Lettera di Torquato Tasso tratta da un manoscritto vecchio e malconcio conservato nella Libreria de’ Conti Cosmiani d’Oderzo». Di seguito, verso il margine destro, e di mano diversa rispetto a quella che trascrive la lettera, si legge come indirizzo: «al Protonotario (Bartolomeo) Porzia vedi Messagg(ero?) del Tasso p. 48 con note manoscritte (?)». Si segnala un’abrasione sul lato destro della carta e segni di piegatura. Sul retro si legge un indirizzo per «Pietro Meneghelli».
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Bergamo, Biblioteca civica Angelo Mai e Archivi storici comunali, Cass. 6.15, lettera n. 195, 260r-v
- Edizioni
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- Tasso 1852-1855, lettera n. 18, I, pp. 48-50
- Bibliografia
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- Serassi 1790 = Pietrantonio Serassi, Vita di Torquato Tasso, Bergamo, Locatelli, 1790, pp. 212-213
- Solerti 1892 = Angelo Solerti, Appendice alle Opere in prosa di Torquato Tasso, Firenze, Successori Le Monnier, 1892, p. 103
- Solerti 1892 = Angelo Solerti, Appendice alle Opere in prosa di Torquato Tasso, Firenze, Successori Le Monnier, 1892, p. 103
- Resta 1957b = Gianvito Resta, Studi sulle lettere del Tasso, Firenze, Le Monnier, 1957, pp. 176, 199
- Opere citate
Scheda di Martina Caterino | Ultima modifica: 15 febbraio 2024
Permalink: https://www.torquatotasso.org/lettere/18