Lettera n. 1672

Mittente
Tasso, Torquato
Destinatario
Borghesi, Diomede
Data
[10 marzo 1566 ? - 10 marzo 1569 ?]
Luogo di partenza
Ferrara
Luogo di arrivo
Padova
Lingua
italiano
Incipit
Ho fatto quanto ho potuto e non ho fatto nulla; non si può optare
Regesto

Si tratta di un tentativo di Tasso di procurare ospitalità a Diomede Borghesi presso la corte estense. Tasso ha fatto il possibile, ma non ha potuto condurre a buon fine la richiesta del suo destinatario, avendo incontrato un ostacolo da parte del «conte Hercole». Promette di scrivere a Sassuolo, ma non a Milano, avendo saputo che il «signor Hercole» non si trova lì. Tasso non può garantire sulla risposta dei signori, ma promette di adoperarsi il più possibile. Diomede Borghesi avrebbe meritato di nascere al tempo di Leone X, ma nel tempo in cui è nato, gli uomini «non si movono per le lusinghe né hanno paura della sferza». La lode danneggia la dignità senza portare utile; il biasimo mette in pericolo. Tasso non rinuncia agli affetti ma al nome di poeta, e dalla poesia non ricerca altro se non un modo onesto per guadagnarsi da vivere e una memoria eterna dopo la morte. Annuncia un proprio imminente arrivo a Ferrara.

Testimoni
  • Verona, Biblioteca Civica, Archivio Serego
    Originale, manoscritto autografo.
    Note: Il manoscritto risulta a oggi irreperibile. Carlo Cipolla, Un italiano nella Polonia e nella Svezia, in Miscellanea di Storia italiana, vol. 26, 1887, p. 605, n. 2, segnala la lettera come posseduta dal dal conte Mario Miniscalchi nel 1887. La lettera in effetti non è più nell'Archivio Serego della Biblioteca Civica di Verona: all'interno del catalogo dei carteggi risultano solo 10 lettere di Diomede Borghesi ad Antonio Serego, segnalate già da Giuliari (Id., Una inedita lettera di Torquato Tasso e l'epistolario dei conti di Serego in Verona, in «Rivista Universale»,1873, fasc. 130-131), ma non compare la lettera tassiana, che risulta attualmente non consultabile né ricercabile presso l'archivio Miniscalchi, i cui materiali sono in corso di indicizzazione. Una descrizione della lettera è contenuta nel contributo citato di Giuliari, mentre una sua riproduzione è in G.P. Marchini, Un autografo di Torquato Tasso a Verona, in «Studi storici veronesi Luigi Simeoni», vol. XXIV/XXV (1974-1975), pp. 100-111, in cui si conferma la presenza della missiva presso la fondazione. G. Volpato (vd. in bibliografia Id. 1985) segnala un progetto di inventariazione dei fondi della biblioteca come in corso, e cita l'autografo tassiano pubblicato da Marchini. L'inventariazione del fondo Serego è tutt'ora in corso (24/11/2022).
Edizioni
Bibliografia
  • Cipolla 1887 = Carlo Cipolla, Un italiano nella Polonia e nella Svezia, in «Miscellanea di Storia italiana», vol. 26, 1887, p. 605, n. 2
  • Resta 1957b = Gianvito Resta, Studi sulle lettere del Tasso, Firenze, Le Monnier, 1957, p. 212
  • Volpato 1985 = Giancarlo Volpato, Prima indagine sulle biblioteche del territorio veronese, in «Atti e memorie dell'Accademia di Agricoltura, Scienze e Lettere di Verona», serie VI, vol XXXVI (CLXI), 1984-1985, pp. 289-323, pp. 302-303
  • Russo 2022 = Emilio Russo, Torquato Tasso, in Autografi dei letterati italiani. Il Cinquecento, tomo III, a cura di Matteo Motolese, Paolo Procaccioli, Emilio Russo, Roma, Salerno editrice, 2022, pp. 369-416, p. 387, n. 89
Nomi citati

Scheda di Chiara De Cesare | Ultima modifica: 05 gennaio 2024
Permalink: https://www.torquatotasso.org/lettere/1672