Lettera n. 1537

Mittente
Tasso, Torquato
Destinatario
Cardinali (Collegio cardinalizio); Santori, Giulio Antonio
Data
[ottobre 1587]
Lingua
italiano
Incipit
Io sono molti anni stato soggetto
Regesto

Tasso lamenta l'infelicità provata per tanti anni, e di cui ritiene responsabile più «la malizia e 'l maleficio de gli altri» che la propria ingenuità. Aggiunge che se l'essere ancora vivo è prova divina della sua inncenza, tuttavia anche qualora avesse commesso degli errori, nessuno di questi può essere stato tale da ostacolare la clemenza e il perdono del papa Sisto V o del Collegio stessi di cardinali. Dichiara l'intenzione di venire a Roma per vedere ristabilita la giustizia e per ottenere consolazione dei suoi affanni. Chiede dunque l'accoglienza e la protezione dei cardinali.

Testimoni
  • Bergamo, Biblioteca civica Angelo Mai e Archivi storici comunali, Cass. 6.15, lettera n. 38, 45r
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Unità di manoscritto composito.
    Indirizzo presente.
    Note: Nell'angolo superiore sinostro di c. 45r è presente l'annotazione «Copiata dall'originale». Nella stessa carta, nell'angolo inferiore sinistro è trascritta la notazione di segreteria «Di Mantova | Torquato Tasso | R.ta a 26 di ottobre 1587». In calce alla lettera, in una grafia diversa da quella con cui viene trascritta la lettera, è forse ravvisabile la firma del copista, di cui però non è leggibile il nome (si legge annotato: «di mano di [...] | S. I.»). Per una attezione di originalità dell'antigrafo della stessa mano cfr. la lettera num. 1663.
Edizioni
Bibliografia
  • Resta 1957b = Gianvito Resta, Studi sulle lettere del Tasso, Firenze, Le Monnier, 1957, pp. 148-149, n. 17
  • Resta 1958 = Gianvito Resta, Lettere inedite di Torquato Tasso, in «La rassegna della Letteratura Italiana», an. 62, n. 1, Firenze, Sansoni, 1958, pp. 49n; 176
Nomi citati

Scheda di Elisabetta Olivadese | Ultima modifica: 02 gennaio 2024
Permalink: https://www.torquatotasso.org/lettere/1537