Lettera n. 153

Mittente
Tasso, Torquato
Destinatario
Pocaterra, Alessandro
Data
[marzo 1581]
Luogo di partenza
Ferrara
Luogo di arrivo
Ferrara
Lingua
italiano
Incipit
M'ha detto Stefano, che niuno è più amorevole di voi
Regesto

Dall'Ospedale di Sant'Anna, dove si trova rinchiuso ormai da circa quattro anni, Tasso scrive ininterrottamente a principi, prelati, signori e letterati pregandoli di intercedere presso il duca di Ferrara per ottenere la sua liberazione. Stefano, identificabile probabilmente con un ufficiale dell'Ospedale (cfr. Tasso 1852-1855, II, n. 165, p. 130), aveva rassicurato Tasso sul fatto che Alessandro Pocaterra fosse intenzionato ad aiutarlo e che quest'ultimo provava grande amorevolezza nei suoi confronti. Tasso ora chiede a Pocaterra di fornirgli una prova delle sue buone intenzioni, procurandosi le risposte alle lettere che egli aveva inviato a vari destinatari, servendosi dello stesso Pocaterra oppure di Stefano. Per sollecitarlo, Tasso ricorda scherzosamente che Pocaterra si chiama Alessandro, come l'imperatore Alessandro Magno, e non Fabio, come Quinto Fabio Massimo detto il temporeggiatore; pertanto non deve assomigliare a quest'ultimo nella lentezza.

Testimoni
  • Modena, Biblioteca Estense Universitaria, Est. It. 732 = alfa.S.8.13, lettera n. 55, c. 47v
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Manoscritto.
    Indirizzo presente.
  • Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 10976, lettera n. 55, c. 49v
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Unità di manoscritto composito.
Edizioni
Bibliografia
  • Tasso 1852-1855 = Tasso, Torquato, Le lettere di Torquato Tasso, disposte per ordine di tempo ed illustrate da Cesare Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-1855, II, n. 165, p. 130
  • Resta 1957b = Gianvito Resta, Studi sulle lettere del Tasso, Firenze, Le Monnier, 1957, pp. 172, 182
Nomi citati

Scheda di Francesco Amendola | Ultima modifica: 05 febbraio 2024
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