Lettera n. 1513

Mittente
Tasso, Torquato
Destinatario
Carafa, Roberta, principessa di Avellino
Data
13 novembre 1594
Luogo di partenza
Roma
Luogo di arrivo
Napoli
Lingua
italiano
Incipit
Io non avrei mai pensato, che tra 'l signor principe d'Avellino
Regesto

Tasso scrive dispiaciuto a Roberta Carafa Spinelli, principessa di Avellino, paventando la possibilità di intentare una causa contro suo marito, il principe di Avellino Camillo Rosso Caracciolo II, per la restituzione della dote materna. Secondo Tasso, il principe non solo aveva ascoltato le sue ragioni, ma lo aveva anche ospitato in casa benevolmente, tuttavia ora egli si vede costretto a pensare alla lite a causa della prolungata assenza del principe, che si trovava in Francia. Come accordo tra le parti, egli propone che la principessa si impegni a fargli avere una pensione di cento cinquanta scudi l'anno dall’arcivescovo di Cosenza, Giovan Battista Costanzo. Tasso invita la principessa a non disattendere tale accordo, che gli era già stato prospettato in passato, nonostante la sua condizione al momento sia mutata, in quanto egli aveva lasciato Napoli per trasferirsi a Roma in casa del cardinale di San Giorgio, Cinzio Aldobrandini. Ricordando le sue origini e la sua attuale condizione di «inabile a guadagnarsi le cose necessarie, non che le convenienti», e non ritenendo inopportuno chiedere di più, come invece suggeriva Fabrizio Feltro, Tasso raccomanda nuovamente a Camillo Rosso Caracciolo II di non negargli questa giustizia, e da virtuoso mantenere la promessa. Afferma di essere stato riconosciuto «per parente de la casa Caracciola e de la Carrafa», ma non vuole dal principe nulla di più di ciò che conviene a un servitore, sperando di non dover attendere l'«infallibile giustizia» degli «eterni tribunali», e che Fulvio Costanzo e il suo fratello monsignore, Giovan Battista Costanzo, risolvano la causa.

Testimoni
  • New York, The Morgan Library, MA 462, lettera n. 42, 139r-141v
    Originale, manoscritto autografo.
    Unità di manoscritto composito.
    Lettera firmata, firma autografa, indirizzo presente, indirizzo su busta, segni di piegatura, segno di sigillo.
  • Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 10975, lettera n. 33, 27r-28r
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Manoscritto.
    Indirizzo presente.
  • Bergamo, Biblioteca civica Angelo Mai e Archivi storici comunali, Cass. 6.15, lettera n. 93, 118r-v
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Unità di manoscritto composito.
    Indirizzo presente.
    Note: Nell'angolo superiore sinistro di c. 118r si legge della stessa mano che copia la lettera l'intestazione: «Lettere di Torquato Tasso». A c. 117r, ad introduzione delle copie di lettere che vanno da c. 118r a 126v, è presente l'annotazione: «Nella copia delle lettere si è cercato in ogni parte conformarsi coll'originale; e qualunque diversità, o difetto, non si ha da stimare colpa di chi ha copiato; ancorache il carattere non sia eccellente. Nelle soprascritte si è lasciato di copiar, in Napoli, che perciò vi ciasciuno ce l'havessi da aggiungere. Molti luoghi sono stati difficili a interpretarsi; ma due solamente, ne meno il Singor Horatio ha potuto intendere, che perciò non si sono trascritti, ma dipinti nel modo, che qui si vede. | alla carta 5a in tanto "Gettero" [riproduzione calligrafica con lettera sovrascritta all'iniziale, n.d.r.] | alla carta 11 a tratto ___ "o Barberano a piede" [riproduzione calligrafica, n.d.r.]».
  • Bergamo, Biblioteca civica Angelo Mai e Archivi storici comunali, Cass. 6.15, lettera n. 105, 126r-v
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Unità di manoscritto composito.
    Indirizzo presente.
    Note: A c. 117r, ad introduzione delle copie di lettere che vanno da c. 118r a 126v, è presente l'annotazione: «Nella copia delle lettere si è cercato in ogni parte conformarsi coll'originale; e qualunque diversità, o difetto, non si ha da stimare colpa di chi ha copiato; ancorache il carattere non sia eccellente. Nelle soprascritte si è lasciato di copiar, in Napoli, che perciò vi ciasciuno ce l'havessi da aggiungere. Molti luoghi sono stati difficili a interpretarsi; ma due solamente, ne meno il Singor Horatio ha potuto intendere, che perciò non si sono trascritti, ma dipinti nel modo, che qui si vede. | alla carta 5a in tanto "Gettero" [riproduzione calligrafica con lettera sovrascritta all'iniziale, n.d.r.] | alla carta 11 a tratto ___ "o Barberano a piede" [riproduzione calligrafica, n.d.r.]».
  • Bergamo, Biblioteca civica Angelo Mai e Archivi storici comunali, Cass. 6.15, lettera n. 150, 141r-v
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Unità di manoscritto composito.
    Indirizzo presente.
    Note: A c. 142r, in conclusione del gruppo di lettere scritte da c. 127r a c. 142r, è presente la seguente attestazione di autografia degli antigrafi: «Queste copie di lettere in numero quarantasei, si sono riscontrate con ciascuna de' loro originali, con diligenza e fedeltà: i quali originali sono di mano propria del Tasso e si conservano in Napoli appresso i Signori Nipoti, et heredi del Signor Abate Polverino, e in testimonianza del vero Noi qui sottoscritti ne facciamo fede. In Napoli 23 gennaio 1632. Io Gio. Camillo Gloriosi | Io Horatio da Feltro faccio fede di quanto di sopra».
  • Firenze, Biblioteca nazionale centrale, Palatino 223, lettera n. 206, cc. 210-212
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Manoscritto.
    Lettera firmata, indirizzo presente.
    Note: Alla c.211, all’altezza di «cento e cinquanta scudi l’anno» si nota una manicula sul margine destro; il passaggio da «io son ritornato a Roma» a «per questo rispetto» è evidenziato tramite un tratto rosso verticale lungo il margine destro.
  • Firenze, Biblioteca nazionale centrale, Palatino 223, lettera n. 253, cc. 276-278
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Manoscritto.
    Lettera firmata, indirizzo presente.
    Note: Alla c.277, all'altezza di «Arcivescovo di Cosenza», si nota una manicula sul margine destro.
  • Milano, Archivio storico civico e Biblioteca trivulziana, Triv. 116, lettera n. 44, 63r-v
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Manoscritto.
    Lettera firmata, indirizzo presente.
  • Roma, Biblioteca nazionale centrale, V. E. 207, lettera n. 45, 35v-37v
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Manoscritto.
Edizioni
Bibliografia
  • Solerti 1892 = Angelo Solerti, Appendice alle Opere in prosa di Torquato Tasso, Firenze, Successori Le Monnier, 1892, p. 103
  • Resta 1957b = Gianvito Resta, Studi sulle lettere del Tasso, Firenze, Le Monnier, 1957, p. 159n
Nomi citati

Scheda di Francesco Amendola | Ultima modifica: 07 gennaio 2024
Permalink: https://www.torquatotasso.org/lettere/1513