Lettera n. 1274

Tasso afferma che sarebbe venuto a Mantova insieme a Girolamo Rossi, ma di non aver ancora avuto la licenza del granduca di Toscana, Ferdinando I de' Medici, e nessuno che si occupi dello spostamento di due «tamburi», di cui uno contenente le proprie scritture. Attendeva di parlare con il cardinale Scipione Gonzaga dei propri libri rimasti a Roma. Chiede l'aiuto del duca di Mantova, Vincenzo I, per il viaggio verso Mantova o Napoli concedendogli seicento scudi all'anno, non avendo potuto ottenere dalla città partenopea o dai principi napoletani un sussidio senza obblighi di servizio. Promette di scrivere a rigurardo al duca di Mantova di parlarne con il cardinale Scipione. Chiede a Costantini di raccomandarlo presso Fabio Gonzaga, che rimprovera per non avergli garantito le condizioni per intraprendere il viaggio verso Mantova, né l certezza della benevolenza del padrone, Vincenzo I Gonzaga.