Lettera n. 121

Tasso scrive al marchese Filippo d'Este come la certezza delle nozze tra Margherita Gonzaga e Alfonso II d'Este, sulle quali aveva nutrito alcuni dubbi, lo conduca a pensare di non aver bisogno di altro favore che di quello della casa d'Asburgo e Gonzaga, la cui antica alleanza con Ferrara sarebbe stata rinnovata dalla nuova parentela. Dal momento che desidera servire il destinatario, desiderio accresciuto dalla dipendenza di quest'ultimo dal re di Spagna Filippo II e dal legame con il duca di Savoia (Filippo d'Este era marito di Maria di Savoia, figlia di Emanuele Filiberto), ha pensato di replicare con una nuova lettera e di supplicare il corrispondente affinché non neghi al poeta il favore che merita e meriterà in futuro: Tasso assicura infatti che nelle sue «composizioni in prosa» menzionerà e onorerà sempre Filippo d'Este. Prega infine il marchese di «baciare il ginocchio» in suo nome al re di Spagna (Filippo II), e di ricordarlo al principe di Savoia come devotissimo servitore, così come a Maria di Savoia.