Lettera n. 1162

Si tratta della prima lettera nota inviata da Tasso a Ferrante Carafa duca di Nocera, del resto poi presente solo in un altro caso nell’epistolario, con una lettera successiva, ancora presente nel minutario estense (Lettere, ed. Guasti, 1210); è meno convincente per ovvie ragioni l’identificazione, proposta da Solerti e ripresa anche da Basile, con Francesco Maria Carafa, il figlio di Ferrante, nato nel 1580. Il Carafa aveva sposato la nobildonna Anna Clarice Carafa nel 1578, e a questa altezza era entrato da poco in contatto con Tasso. Il tono in effetti restituisce, con l’accortezza e la cerimoniosità delle espressioni, l’attenzione di un primo sondaggio: Tasso cerca il consueto sostegno per il suo soggiorno napoletano, in questo caso chiedendo soprattutto l’aiuto dei medici per la sua salute precaria (e si ricordi che la lettera successiva del minutario è indirizzata a Giovanni Antonio Pisano, Lettere, ed. Guasti, 1031). Significativo il nesso con la lettera di raccomandazione scritta al duca di Nocera dal cardinale di Mondovì, Vincenzo Lauro, legato da antica consuetudine con la dinastia dei Carafa, in vista di una raccomandazione per Angelo Giudice; proprio il Lauro è destinatario di un'altra lettera del minutario (Lettere, ed. Guasti, 1022): un elemento che conferma la contiguità di queste missive e che sembra confortare la loro collocazione nel giugno 1588, assai prima di quanto non risulti dall’edizione Guasti; successiva dunque Lettere, ed. Guasti, 1032, nella quale Tasso avrebbe descritto proprio al cardinal Lauro un pranzo pieno di riguardi offertogli dal duca di Nocera il 16 settembre 1588.