Lettera n. 106

Mittente
Tasso, Torquato
Destinatario
Tasso, Cornelia
Data
25 settembre 1578
Luogo di partenza
Pesaro
Luogo di arrivo
Sorrento
Lingua
italiano
Incipit
Questa settimana passata ricevei una lettera di Vostra Signoria
Regesto

Tasso scrive alla sorella Cornelia di aver ricevuto una sua lettera, cui non ha subito risposto perché in compagnia di alcuni gentiluomini. Le da conferma della ricevuta e dice che la missiva gli è stata carissima. Le promette di mantenerla informata sulla sua persona e le sue azioni, anche perché possa «sgannare» coloro che credono cose non corrispondenti a verità. Tasso rincuora dunque la sorella di non essere né «tristo, né matto, né ignorante», a fronte di un ferrarese (non specificato, ma probabilmente Antonio Montecatini o Ercole Fucci-Madalò) che avrebbe «proccurato d'infamarmi». Tramite un messo di Scipione Gonzaga, Tasso manderà alla sorella un’orazione (cioè una lettera) scritta da lui stesso per il duca d’Urbino Francesco Maria II Della Rovere, sperando che lei possa far circolare il testo in ambiente napoletano. Tasso aggiunge di essersi allontanato da Alfonso II, duca di Ferrara, per «ragioni giustissime»: il duca aveva prontamente inviato un messo perché Tasso rientrasse a Ferrara, «ma io aspettava d'essere invitato», intanto riflettendo su un ipotetico rientro in compagnia di un servitore della sorella del duca (deve intendere Lucrezia d’Este). Il poeta crede che sarebbe tra l’altro ben accolto dal fratello del duca, il cardinale Luigi d’Este, come - virando verso Firenze - dal granduca di Toscana Francesco I e da suo fratello, il cardinale Ferdinando. Non essendosi «risoluto di farlo per non peggiorare di condizione», il poeta dichiara «s'io avrò del bene», ne beneficerà anche il nipote Alessandro (figlio di Cornelia e Marzio Sersale), che supporterà in ogni modo. Infine, Tasso chiede se Anna, figlia di Cornelia, si sia maritata e se la stessa Cornelia è «uscita da vedovezza, perché mi pare d'intendere c'abbiate anche voi marito». Saluta le «gigantesse», figlie di Cornelia così dette per l'alta statura. Nel postscriptum comunica che, al rientro da Pesaro, manderà delle composizioni a don Gervasio, visto che quelle che circolano sono scorrette.

Testimoni
  • Bergamo, Biblioteca civica Angelo Mai e Archivi storici comunali, Cass. 6.15, lettera n. 70, 94r-v
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Unità di manoscritto composito.
    Indirizzo presente.
    Note: A c. 95v sono presenti gli indirizzi «Torquato Tasso | Di Pesaro» e «Alla molto magnifica sorella carissima | la signora Cornelia Tasso | Sorrento».
  • Bergamo, Biblioteca civica Angelo Mai e Archivi storici comunali, Cass. 6.15, lettera n. 49, 70r-v
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Unità di manoscritto composito.
    Indirizzo presente.
    Note: Nell'angolo superiore sinistro è presenta l'annotazione «Copia». A c. 71v è presente l'indirizzo «Alla molto magnifica signora sorella carissima | la signora Cornelia Tasso | Sorrento».
  • Bergamo, Biblioteca civica Angelo Mai e Archivi storici comunali, Cass. 6.15, lettera n. 69, 92r-v
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Unità di manoscritto composito.
    Indirizzo presente.
    Note: L'indirizzo è trascritto a c. 93v nella forma «Alla molto magnifica signora sorella carissima | la signora Cornelia Tasso | Sorrento».
  • Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 10977, lettera n. 4, cc. 12rv
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Manoscritto.
    Indirizzo presente.
  • Firenze, Biblioteca nazionale centrale, Palatino 223, lettera n. 14, cc. 22-24
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Manoscritto.
    Lettera firmata, indirizzo presente.
    Note: Alla c.22, tra «riputazione» e «a voi» si legge un «ad» cass. Alla c.23, all’altezza di «quel tristo ferrarese» sul margine destro si nota una manicula e un appunto che tenta di chiarificare il personaggio cui Tasso si riferisce: «il Montecatino o Maddalò”. Alla c.23, per «giovane razionale» c’è una nota sul margine destro: «un servitore Ms. del Foppa». Alla c. 23, il passaggio da «Io disegno» a «ch’abbiate» è sottolineato in rosso lungo il margine destro della carta.
Edizioni
Bibliografia
  • Serassi 1790 = Pietrantonio Serassi, Vita di Torquato Tasso, Bergamo, Locatelli, 1790, I, pp. 16-17
  • Solerti 1892 = Angelo Solerti, Appendice alle Opere in prosa di Torquato Tasso, Firenze, Successori Le Monnier, 1892, pp. 73-74
  • Resta 1957b = Gianvito Resta, Studi sulle lettere del Tasso, Firenze, Le Monnier, 1957, pp. 174, 176,
Nomi citati

Scheda di Martina Caterino | Ultima modifica: 09 febbraio 2024
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