Lettera n. 103
- Mittente
- Tasso, Torquato
- Destinatario
- Canigiani, Lorenzo
- Data
- [1578]
- Luogo di partenza
- Ferrara
- Luogo di arrivo
- Firenze
- Lingua
- italiano
- Incipit
- Se ora la mia immaginazione più non m'inganna di quel che m'abbia altre volte
- Regesto
Tasso scrive a Lorenzo Canigiani che se la sua immaginazione non lo inganna più di quanto lo ha ingannato in altre occasioni, come è successo nella stessa Ferrara o a Roma, crede di non poter attendere un favore più certo di quello del padre Bernardo Canigiani (ambasciatore mediceo alla corte estense) e di Lorenzo stesso. Supplica entrambi e anche la madre Ermellina di non indugiare tanto da fargli perdere la speranza e indurlo a cercare aiuto altrove. L'autore ripete di attendere il loro favore, che se arrivasse sarebbe ripagato volentieri dal poeta.
- Testimoni
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Modena, Biblioteca Estense Universitaria, Est. It. 732 = alfa.S.8.13, lettera n. 20, cc. 16v-17r
Copia, manoscritto di altra mano.Manoscritto, mm 305 x 209.Indirizzo presente.
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Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 10976, lettera n. 20, 22v-23r
Copia, manoscritto di altra mano.Unità di manoscritto composito.
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Modena, Biblioteca Estense Universitaria, Est. It. 732 = alfa.S.8.13, lettera n. 20, cc. 16v-17r
- Edizioni
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- Tasso 1735-1742, lettera n. 19, X, p. 258
- Tasso 1852-1855, lettera n. 103, I, pp. 262-263
- Bibliografia
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- Solerti 1895 = Angelo Solerti, Vita di Torquato Tasso, Milano-Roma, Loescher, 1895, Vol. II, p. 450.
- Resta 1957b = Gianvito Resta, Studi sulle lettere del Tasso, Firenze, Le Monnier, 1957, p. 172; 182
- Nomi citati
Scheda di Carolina Truzzi | Ultima modifica: 09 febbraio 2024
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