Lettera n. 101

Mittente
Tasso, Torquato
Destinatario
Alfonso II d'Este, duca di Ferrara
Data
[1577]
Luogo di arrivo
Ferrara
Lingua
italiano
Incipit
La signora duchessa mi può esser testimonio, ch'io le dissi
Testimoni
  • Modena, Biblioteca Estense Universitaria, Est. It. 835 = alfa.G.1.18, filza n. 22, lettera n. 5, 13r-16v
    Originale, manoscritto autografo.
  • Firenze, Biblioteca nazionale centrale, Palatino 224/I, lettera n. 29, cc. 30-33
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Manoscritto.
    Lettera firmata, indirizzo presente.
    Note: Alla c.31 si notano sottolineati in rosso: «sera, ch’io fui preso», «persecutori fatto intendere», «ch’io aveva rivelato parte de’». Alla c.32 si notano sottolineati in rosso: «ben conosco, che l’haver», «e l’haver de’ meri sospetti», «non tanto io sono il folle, quanto ella è l’ingannata». Alla c.32, «farmi Frate» è sottolineato in nero.
  • London, British Library, Eg. 44, lettera n. 12, 63r-65r
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Manoscritto.
Edizioni
Bibliografia
  • Serassi 1790 = Pietrantonio Serassi, Vita di Torquato Tasso, Bergamo, Locatelli, 1790, I, pp. 283-284
  • Solerti 1892 = Angelo Solerti, Appendice alle Opere in prosa di Torquato Tasso, Firenze, Successori Le Monnier, 1892, pp. 77-78
  • Resta 1957b = Gianvito Resta, Studi sulle lettere del Tasso, Firenze, Le Monnier, 1957, pp. 186n, 211
  • Russo 2022 = Emilio Russo, Torquato Tasso, in Autografi dei letterati italiani. Il Cinquecento, tomo III, a cura di Matteo Motolese, Paolo Procaccioli, Emilio Russo, Roma, Salerno editrice, 2022, pp. 369-416, p. 383

Scheda di redazione | Ultima modifica: 09 febbraio 2024
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