Lettera n. 1008

Questa lettera si collega a una precedente lettera (Lettere, ed. Guasti, 992), e alla speranza tassiana di ottenere la grazia di Sisto V sulla pratica della lite, grazie all’intercessione del cardinale Alessandrino; alla lettera Catena aveva risposto a inizio giugno (vd. Solerti 1895: I 604-605, II/2 num.) in termini rassicuranti, promettendo sostegno sui canali di intervento. Qui Tasso torna a rivolgersi al segretario del cardinale Bonelli per sollecitare un supporto tanto a Roma quanto a Sorrento: accanto alla sentenza di Pindaro, registrata in greco nel minutario, è rilevante tanto la conferma delle cattive condizioni di salute (vd. Lettere, ed. Guasti, 1162; 1031; 1022), quando la notizia fornita al Catena di una prossima partenza per il monastero di san Vincenzo di Sorrento, partenza per la quale Tasso attendeva un cenno di conferma che non arrivava (vd. Solerti 1895: I 604-605). Il conte nominato nella sezione finale è, come si intende dalla risposta di Catena pubblicata qui di seguito, Pomponio Torelli.
La lettera va con ogni probabilità collocata all’inizio del luglio 1588, posto che la risposta di Catena risulta datata al 15 luglio, con rettifica dunque della collocazione alla metà di agosto che si legge nell’edizione Guasti.