Lettera n. 1

Mittente
Tasso, Bernardo (?); Tasso, Torquato (?)
Destinatario
Colonna, Vittoria di Ascanio
Data
[1556]
Luogo di partenza
Roma
Luogo di arrivo
Napoli
Lingua
italiano
Incipit
Il soccorrer un povero gentiluomo caduto in miseria
Explicit
da tanta miseria, baciandole le mani et pregando Dio per la sua felicità, farò fine. Di Roma.
Regesto

A nome del figlio Torquato, Bernardo Tasso indirizza una missiva a Vittoria Colonna, moglie del potente Garcia Álvarez de Toledo e avente una certa autorità nel Regno di Napoli, per chiederle di intercedere in suo favore. Il punto di vista del giovanissimo Torquato sulle vicende del padre restituisce alla supplica un particolare tono di pietas filiale, incardinato attorno al tema della fortuna avversa e della tragicità della separazione dagli affetti più cari. Attraverso la penna del padre, Torquato informa la Colonna che il suo procuratore, rimasto non identificato, le spiegherà nel dettaglio il progetto dello zio, Scipione de’ Rossi, di combinare per la sorella Cornelia un matrimonio svantaggioso dal punto di vista economico in modo da tenere per sé la gran parte della dote della madre, Porzia de’ Rossi. Un matrimonio che, celebrato nel Regno dal quale Bernardo era stato bandito per aver seguito il principe di Salerno Ferrante Sanseverino, avrebbe impedito il ricongiungimento della famiglia Tasso, già colpita dalla morte qualche mese prima di Porzia e ora divisa tra Roma e Napoli. In una situazione di lacerazione dei rapporti con gli amici partenopei e altri familiari – venuti meno per la condizione di Bernardo – e di completa povertà per il sequestro dei beni, Vittoria Colonna è invocata quale unica figura che può sostenere la causa di Tasso senior, già supportata da lettere del cardinale di Trento Cristoforo Madruzzo, di Guido Ascanio Sforza, cardinale di Santafiora, dei cardinali Giovanni Angelo Medici e Giovanni Morone. Dopo aver informato la nobildonna sulla condizione di Cornelia, al momento ospite in casa di Giovan Giacomo Coscia – parente di Scipione de’ Rossi – senza poter ricevere visite né lettere, la lettera si chiude con una nota sul dolore che ha offuscato l’animo e così anche la scrittura.

Testimoni
  • Modena, Biblioteca Estense Universitaria, Fondazione Collegio San Carlo 14, lettera n. 52, cc. 67v-68v
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Manoscritto, 2 cc..
    Indirizzo presente.
    Note: A destra dell'indirizzo l'annotazione «stampata», attribuibile alla mano di Giuseppe Campori
Edizioni
Bibliografia
  • Ammirato 1580 = Scipione Ammirato, Delle famiglie nobili napoletane. Parte prima. Le quali per levar ogni gara di precedenza sono state poste in confuso, In Fiorenza, appresso Giorgio Marescotti, 1580, p. 90
  • Serassi 1790 = Pietrantonio Serassi, Vita di Torquato Tasso, Bergamo, Locatelli, 1790, I, pp. 76-77
  • Capasso 1866 = Bartolommeo Capasso, Il Tasso e la sua famiglia a Sorrento. Ricerche e narrazioni storiche, Napoli, Fratelli De Luca, 1866, pp. 134-138
  • Campori 1869 = Giuseppe Campori, Lettere inedite di Bernardo Tasso precedute dalle notizie intorno la vita del medesimo per cura di G. Campori, Bologna, Romagnoli, 1869, pp. 119-136
  • Solerti 1892 = Angelo Solerti, Appendice alle Opere in prosa di Torquato Tasso, Firenze, Successori Le Monnier, 1892, p. 1
  • Solerti 1895 = Angelo Solerti, Vita di Torquato Tasso, Milano-Roma, Loescher, 1895, I, p. 22; III, Appendice, p. 1
  • Aquilecchia 1976 = Giovanni Aquilecchia, Schede di italianistica, Torino, Einaudi, 1976, pp. 171-175
  • Gigante 2007 = Claudio Gigante, Tasso, Roma, Salerno, 2007, p. 15, n. 5
Nomi citati

Scheda di Valentina Leone | Ultima modifica: 20 marzo 2024
Permalink: https://www.torquatotasso.org/lettere/1