Lettera n. 7

Mittente
Tasso, Torquato
Destinatario
Tasso, Ercole
Data
[1566]
Luogo di partenza
Mantova
Luogo di arrivo
Bologna
Lingua
italiano
Incipit
Se da che io mi partii da Bologna non ho scritto mai
Explicit
et che voi affettaste d'esser tenuti studiosi. Et vi bacio le mani. Di Mantova.
Regesto

Nell’esordio Tasso si scusa con il cugino per non avergli scritto dopo la sua partenza da Bologna, sia per via dei continui spostamenti, sia per la riluttanza a scrivere lettere superflue. Difesosi dalle possibili accuse derivanti dal prolungato silenzio epistolare, Tasso si rivolge al gruppo di amici bolognesi e accusa della stessa colpa il cugino Ercole, il fratello Cristoforo e l’intera brigata. Tasso ricorda ai sodali di aver scritto due lunghe lettere da Padova e poi durante il soggiorno di un mese a Pavia, con allegati alcuni sonetti, ma di non aver ricevuto risposta. Proprio sul mancato commento alle proprie composizioni si appunta però l’accusa di Torquato, il quale osserva la necessità di mostrare considerazione almeno per le creazioni poetiche, se non per le lettere ricevute. Si passa poi a discutere in tono faceto delle notizie degli amici comuni dello Studio di Bologna: dalla malattia di Orazio Merciari, appresa dal più vecchio dei due Arrigoni alla bellezza crescente del signor Vertoa, fino alla fama di studioso conquistata da Bonaventura Maffetti; mentre è lamentata la mancanza di notizie dei signori Cusani, del conte Cavra, dei Puiani e di altri amici. L’ultima sezione della lettera, nella parte precedente concepita per essere condivisa nella lettura con gli altri amici, è rivolta esclusivamente a Ercole e al fratello Cristoforo. Torquato avvisa di aver ricevuto da Marcantonio Tasca, banchiere bergamasco, la notizia che i cugini non si recheranno in estate a Bergamo dove progettava di andare su invito della zia monaca Affra Tasso. Nel congedarsi, Tasso ringrazia scherzando i cugini per averlo definito con il Tasca «sviato» , a causa della sua incostanza negli studi, e afferma di poter dire altrettanto di entrambi.

Edizioni
Bibliografia
  • Serassi 1790 = Pietrantonio Serassi, Vita di Torquato Tasso, Bergamo, Locatelli, 1790, I, p. 153
  • Solerti 1895 = Angelo Solerti, Vita di Torquato Tasso, Milano-Roma, Loescher, 1895, I, pp. 115-116; III, pp. 4; 9; 11
Nomi citati

Scheda di Valentina Leone | Ultima modifica: 15 gennaio 2024
Permalink: https://www.torquatotasso.org/lettere/7